Ziopharm è morta, lunga vita a Ziopharm. La successione può non essere evidente se non conoscete la compagnia ma fidatevi di me, esiste ed è più marcata di quanto io stesso non mi aspettassi. Tantissime sono state le richieste in merito all’opportunità di un ingresso nel titolo, o meglio, del livello di quotazione migliore per un ingresso e degli eventi binari in attesa per Ziopharm. La risposta a questi interrogativi passa attraverso un’articolo di Forbes scomparso ed un’azienda in vendita fin da ora.
Questa introduzione vi sta confondendo? Niente paura, cominciamo dall’inizio.
Ziopharm (ZIOP): se vi interessa un titolo per la vostra pensione, leggete qui…
Ho scritto un articolo in tre parti dal titolo “Ziopharm (ZIOP): se vi interessa un titolo per la vostra pensione, leggete qui”. Voglio riassumere brevemente il contenuto dell’articolo così come lo potete trovare suddiviso, in modo che alcuni concetti siano ben chiari, se poi volete approfondire, trovate anche i link alla versione completa.
- Parte 1 (puoi leggerla integralmente cliccando qui) – Siamo ad ottobre 2012 e su Forbes appare un’articolo che verrà quasi immediatamente tolto dal sito e che riguarda preoccupazioni di FDA riguardo Palifosfamide. L’articolo di Forbes accusa Ziopharm (ZIOP) di aver tenuto nascosto un documento di FDA nel quale venivano esposti dubbi circa la conduzione di studi clinici che hanno riguardato anche la fase 2 di Palifosfamide nel trattamento del sarcoma dei tessuti molli. Nella lettera di FDA però, ne Ziopharm ne Palifofamide vengono nominati espressamente (visto che l’oggetto della lettera è la conduzione dello studio, cil centro che l’ha effettuata quindi è il destinatario),ragion per cui, la compagnia si è sentita autorizzata a non divulgare la notizia agli azionisti. Il nocciolo della questione, secondo FDA, è che il sito di sperimentazione si sia sbagliato nell’applicare il protocollo dello studio, sia per quanto riguarda la raccolta dei campioni per le analisi legate alla farmacocinetica sia per l’annotazione degli eventi avversi. Ziopharm avrebbe tenuto nascosta la vicenda per poter continuare a finanziare gli studi tramite emissioni azionarie a quotazioni ben più alte rispetto a quelle che avrebbe avuto se la notizia fosse stata risaputa. La cosa risulta interessante visto che Ziopharm poi ha terminato la sperimentazione in anticipo visto i dati positivi raccolti, cosa che non avrebbe potuto fare senza quei finanziamenti. Il 6 novembre 2009 arrivano i dati: aumento della progressione libera da malattia del 50%. Il titolo esplode e da 0,7$ della quotazione ad inizio anno si arriva a 4$. La salita prosegue verso gli 8 dollari nel 2010, anno che vede Ziopharm, una delle protagoniste di quella edizione di ASCO, iniziare la fase 3 di palifosfamide. La lettera, o per meglio dire le lettere, di FDA rimangono in un cassetto.
- Parte 2 (clicca qui per la versione integrale) – Randal J. Kirk deve la sua attuale immensa ricchezza all’aver acquistato compagnie farmaceutiche a poco prezzo e vendendole poi per cifre di tutto rispetto una volta raggiunti gli obiettivi fissati. In passato c’è riuscito con New River Pharmaceuticals (1,2 miliardi di dollari a Shire nel 2007) e più recentemente con Clinical data (stessa cifra a Forest Laboratories nel 2011). Ora la sua creatura, la compagnia che intende valorizzare, si chiama Intrexon ed a detta del miliardario è quanto di più interessante abbia mai visto in ambito biotech. Intrexon è stata fondata da Thomas Reed, il quale inizialmente concepiva Intrexon come una compagnia dedita alla vendita di porzioni di DNA a ricercatori accademici e privati. Quando Kirk ed il suo fondo di investimenti hanno incrociato e deciso di finanziare Intrexon, Reed è stato incoraggiato a pensare più in grande. Kirk ha creato divisioni diverse per diverse applicazioni della tecnologia alla base di Intrexon, dall’agricoltura alla produzione industriale e di proteine, alla veterinaria ed alla medicina. In ambito terapeutico, ossia quello che a noi interessa, il primo esempio pratico di come possa funzionare l’idea di Intrexon è il farmaco, attualmente in fase 2, Ad-RTS IL-12. Intrexon, per garantire il proseguimento della sperimentazione, ha siglato un contratto con Ziopharm (ZIOP) in virtù del quale Kirk ha acquistato nel gennaio 2011 la considerevole quantità di 2,4 milioni di azioni a 4,8$. Kirk, in base al contratto stipulato e a certe milestones facilmente raggiungibili, si trova ora ad avere in mano un elevato numero di azioni per un controvalore al di sotto dei 2 dollari.
- Parte 3 (clicca qui) – Ad-RTS IL-12 ha fornito i primi dati, altro arriverà ad ASCO13. Ai due dosaggi maggiori il trattamento ha prodotto un tasso di risposta del 71% (5 pazienti su 7 affetti da melanoma). Yervoy di Bristol-Myers Squibb è il termine di paragone quando si parla di immunoterapia e melanoma. Yervoy è un anticorpo monoclonale anti CTLA-4 ed è stato approvato da FDA lo scorso anno per il trattamento del melanoma metastatico. Yervoy produce risposte e, cosa ancor più importante, risposte che durano. Non funziona in tutti i pazienti allo stesso modo ed ha l’indesiderato effetto collaterale di scatenare reazioni legate a processi autoimmuni in misura considerevole a causa dei quali l’impiego del farmaco è fortemente limitato. Yervoy impiegato in prima linea in pazienti con melanoma avanzato assieme a dacarbazina, rispetto alla dacarbazina da sola, produce tassi di sopravvivenza ad un anno del 47% vs 36%, a due anni del 28% vs 18% ed a 3 anni del 20% vs 12%. Di Ad-RTS IL-12, per il momento, abbiamo solo l’interessante dato sul tasso di risposta. Possiamo finora dire che rispetto a Yervoy il dato in questione sembra essere a vantaggio di Ad-RTS IL-12 di Intrexon/Ziopharm (ZIOP), il che comunque non è poco, anche se l’aspetto più interessante è che le risposte si sono verificare anche in siti lontani dall’iniezione intratumorale, suggerendo l’ipotesi che il meccanismo d’azione abbia messo in moto il sistema immunitario in modo efficace e controllabile dal punto di vista di reazioni autoimmuni, visto che gli eventi avversi maggiori sono stati costituiti da febbre e da citopenia. Le risposte si sono verificate anche in soggetti precedentemente trattati con Yervoy così come con altri tipi di immunoterapici, il che è decisamente incoraggiante poiché allarga lo spettro di azione del farmaco anche in forme maggiormente avanzate di malattia.
Il nocciolo del discorso si riassume così: a prescindere da come Ziopharm si sia comportata in passato, da quando Kirk è entrato in società è iniziato il processo di cambiamento incentrato su Intrexon e culminato col fallimento di palifosfamide, ritenuto del tutto superfluo per l’economia dell’azienda. Dubito che la cosa gli interessi molto, ma il prezzo medio delle azioni di Kirk è leggermente più alto della quotazione attuale, il che significa che da quel punto di vista sta perdendo dei soldi e che potrebbe anche aumentare la sua esposizione incrementando. Questo avrebbe due ripercussioni: da una parte porterebbe liquidità alle casse di Ziopharm, dall’altra aumenterebbe il controllo sulla compagnia.
Ziopharm è in vendita, il primo acquirente possibile è Intrexon.
Ziopharm oggi.
Ad oggi la compagnia ha in cassa 55,7 milioni di dollari, danaro sufficiente ad arrivare al primo trimestre del 2014, considerando il piano di riduzione costi messo in opera. La riduzione ha già comportato una prima decapitazione: Hagop Youssoufian (CMO, ossia Chief Medical Officer) non fa più parte della squadra.
Cambiamenti importanti, ma che sono solo l’inizio. Palifosfamide sparisce lentamente dalla pipeline, MATISSE, la fase 3 (in pazienti con tumore al polmone) attualmente in corso, sarà ridimensionata a fase 2 randomizzata. Non chiedetemi cosa significhi tutto ciò, non lo so io e, secondo me, non lo sanno nemmeno loro. L’ipotesi più ragionevole sarebbe quella di tagliare l’arruolamento, ma modifiche per ora non ce ne sono state. Non penso che qualcuno perda il sonno pensando all’ipotesi che vengano generati dati che meritino un approfondimento della sperimentazione. Pali andrà in soffitta definitivamente, mi ci giocherei un’altra birra.
Palifosfamide poi è attualmente impiegato in studi con Ad-RTS IL-12 e questo è, francamente, un punto che andrebbe chiarito, ma al momento ciò che più conta è lo sviluppo del farmaco in monoterapia ed i primi aggiornamenti che avremo. Per quello, calendario alla mano, tocca attendere maggio.
Ad-RTS IL-12 si trova attualmente in fase 2, sia in monoterapia nel trattamento del melanoma che in combinazione con palifosfamide nel trattamento del cancro al seno non resecabile, ricorrente o metastatico. La fase 1/2 sul melanoma è la più avanzata ed ha completato la prima porzione di studio, mentre la fase 2 vera e propria sta arruolando ancora. I dati generati dalla fase 1, quelli di cui vi ho fatto già cenno, verranno presentati all’American Society of Cell and Gene Therapy a Salt Lake City, dal 15 al 18 maggio.
IL secondo studio, quello in combinazione, nella testa di Ziopharm dovrebbe dar luogo a dati a d interim verso fine 2013. Credo che il contraccolpo dovuto alla fase 3 fallita da Palifosfamide causerà qualche rallentamento nell’inclusione di pazienti, quindi sposterei tutto di un trimestre, ma poco cambia.
Vi riassumo la tempistica stimata per i dati in questa tabella:
Ora, tutte queste informazioni sono emerse dai file 8K e dalla conference call. Nemmeno una parola sul resto della pipeline, ossia sulla vecchia Ziopharm. Per non correre rischi, suggerirei a chi ha acquistato dopo il crollo, di considerare il valore di palifosfamide e del resto della vecchia pipeline pari a zero o poco più. Stesso discorso per il trial di combinazione fra palifosfamide ed Ad-RTS IL-12, il vero potenziale della piattaforma di Intrexon è quello di poter impiegare un unico veicolo con svariate potenziali indicazioni, il tutto perfettamente controllabile assumendo una pastiglia per attivare, disattivare o regolatore. Questo ovviamente non significa che in un futuro non possano essere affiancati ad Ad-RTS IL-12 altri agenti, attualmente però non porrei tanta fiducia nella fase 2 in corso. Nei modelli preclinici Ad-RTS IL-12 assieme a palifosfamide ha condotto ad una diminuzione della crescita tumorale in percentuali variabili dal 71 al 90% rispetto al controllo ed in misura nettamente maggiore rispetto ai singoli componenti, ossia palifosfamide (meno del 30%) ed Ad-RTS IL-12 (dal 28 al 59%, a seconda del dosaggio impiegato). Quanto però palifosfamide possa dare su esseri umani è questionabile ed essere scettici in questo caso è più che lecito.
In conclusione a 1,5$, pur con la necessità da parte dell’azienda di fare cassa, l’ingresso mi pare giustificato, in ottica long o di brevissimo, in attesa di maggio. Volendo, una precauzione potrebbe essere quella di spezzare in due l’operatività, ad esempio con una prima posizione ora da rintuzzare dopo finanziamento.La cassa, come detto prima, potrebbe arrivare da Intrexon, che potrebbe addirittura acquisire lo scheletro di Ziopharm che finirebbe due metri sotto terra, per far posto ad una nuova compagnia.
Perché Ziopharm è morta, lunga vita a Ziopharm.
Si dà il caso che io il latinorum lo conosco e non ho bisogno di Google, della cui funzione “lingue morte”, peraltro, non ero a conoscenza.
Tié! 😛
Ahahahah… ho capito, dovrò usare “Google translate dead languages” 🙂
Sarete anche dei GRAN TRADERONI, ma col latinorum non andate propriamente a braccetto, come suol dirsi.
“ad aliud (“aliud” e non “alius” perché “tempus” è neutro) tempus differo”
SOMARI!!! 😀
Figurati! Alla prossima.
è vero , attendevo solo di darle al prossimo rialzo
ci ho già giocato qualche settimana , vediamo che succede notte killer dei cereali e grazie per mettere a disposizione la tua competenza
qualcuno dei miei amici ti prendeva in giro oggi dopo aver visto acad. pare impossibile come certi titoli non smettono mai di salire a saperlo non le avrei date dopo il primo rialzo a 6,5 più 160.. ciao alla prossima
Complimenti… non sarei necessariamente pessimista per la ripresa delle quotazioni… infondo che servissero quei soldi si sapeva già. Vediamo in che modo li reperiranno, ma in cassa avevano un solo milione, nemmeno sufficiente per condurre una delle fasi 1 necessarie per partire con la sperimentazione…
ne ho ancora 1250az
ne ho vendute altrettante in buon gain a 6,4 e 6,3
Sei dentro? Interessa il mercato australiano?
ora mi è chiaro grazie
lunedi sarà un pianto…………..
Si tratta della comunicazione a mezzo stampa del file 6K che ti ho postato prima. Il succo del discorso è che Novogen deve finanziare il programma triennale per portare CS6 in fase 1 per glioblastoma, per testare l’efficacia del farmaco nel carcinoma ovarico resistente a chemio (stessa indicazione di $MEIP) e raggiungere l’obietivo di individuare due analoghi da inserire nelle sperimentazioni cliniche. Novogen non ha fatto mistero del fatto che abbiano bisogno di circa 10 milioni di dollari per questo…
grazie cereal .. ho trovato questo
ma non lo capisco
http://www.proactiveinvestors.com.au/companies/news/41900/novogen-limited-to-increase-funding-levels-for-cancer-research-41900.html
trovato:
The Company requests a trading halt of its securities with effect from prior to commencement
of trading on 11 April 2013.
The trading halt is requested pending an announcement by the Company in relation to a
proposed material capital raising.
It is requested that the trading halt remain in place until the earlier of open of trade on 15 April
2013 or release of an announcement by the Company regarding the proposed capital raising.
The Company has also requested a trading halt for the Company ’ s ADRs trading on the
NASDAQ from prior to the commencement of trading on 11 April 2013 (US Eastern time),
with trading to resume on 15 April 2013 (US Eastern time).
The Company is not aware of any reason why the trading halt should not be granted.
Ciao Roby, TradeHalts la segna come codice H11, se si tratta di una notizia, arriva dalla terra dei koala…
the news has begun the dissemination process through a Regulation FD compliant method(s)… dove FD sta per “fair disclosure”
ciao ck ,visto che oggi hai parlato dell’interessante meip e pure di novogen sai nulla del motivo dello stop al trading di oggi sia al nasdaq che in australia stanotte ? grazie
….e vediamo se qualcuno mi corregge……….. 😉
“Progressio sine morbo”
Per il sanscrito….ad alius tempus differo. 😛
Ci stiamo arrivando… direi che la direzione giusta sia verso una sola parola… o due se una è cortissima, tipo “in Vivo”. Oh, visto che si siamo, sapresti tradurre “progressione libera da malattia” in latino o in sanscrito?
Parvula pharmacula 😀
Altri, grazie! 🙂
Ah belloooooo!!! Non hai scritto di volere titoli in latino? Allora, il primo è in italiano arcaico, il secondo in latino. Non ti bastano? Ne vuoi altri? Puoi dirlo pure senza farmi le boccacce. 😛
OK, immagino che tu debba scaldare i motori prima… :-p
De pharmaceutica eloquentia
Pharmaceutici Conversarî
Non sono così megalomane, Magnificient è solo il nome del tema che stavo provando. Ho un’altro progetto in ballo e tu mi dai l’idea di essere la persona giusta per trovare un nome ad esso… fai conto di dover dare un nome a questo blog, se ti venisse in mente qualcosa fammi un fischio!
PS: nomi in latino valgono 50 punti in più…
PPS: l’invito è esteso a chiunque…
Ehhhhhhh………ho poteri superiori a quelli dei comuni mortali. 😀
Non ho capito il perché hai messo su quella faccina da dispiaciuto, secondo me il titolo MAGNIFICENT è assolutamente congruo, come ho già avuto modo di affermare
Il tema? Come hai fatto a vederlo? Pensavo di essere in modalità di manutenzione… 🙁
MAGNIFICENT lo trovo perfetto, extremely appropriate, etc…etc….
quoto al massimo grado. 😀
Ciao Elisa e grazie per aver postato la notizia… rimane inalterata ed è ancora più confermata… non leggo ne palifosfamide ne indibulin nel comunicato… ossia i farmaci della vecchia e morta ziopharm…eppure tutti e due sono in fase di sperimentazione per il tumore al seno 😉
Ciao CK e un cordiale saluto a tutti. 🙂
A quanto pare ZIOP è tutt’altro che morta. Alla luce del comunicato sottostante, l’opinione di CK subisce una qualche modifica o rimane inalterata nella sostanza?
NEW YORK, April 9, 2013 (GLOBE NEWSWIRE) — ZIOPHARM Oncology, Inc. (Nasdaq:ZIOP), a biopharmaceutical company focused on the development and commercialization of new cancer therapies, announced today the presentation of results from a study in a breast cancer murine model demonstrating the anti-tumor effects and tolerability of Ad-RTS-mIL-12, a viral vector DNA-based therapeutic for the controlled, local expression of IL-12, an important protein for enhancing antitumor immunity. The data were presented at the American Association for Cancer Research 2013 Annual Meeting (AACR 2013) taking place April 6-10, 2013 in Washington, D.C. The study was conducted jointly by ZIOPHARM and Intrexon Corporation, a synthetic biology company that utilizes its proprietary technologies to provide control over cellular function. ZIOPHARM is Intrexon’s exclusive channel partner for the development of in vivo therapeutics in oncology.
For the study, intratumoral administration of Ad-RTS-mIL-12 (Ad) was examined in a 4T1 BALB/c mouse breast carcinoma model. Production of murine IL-12 was controlled using Intrexon’s RheoSwitch Therapeutic System® (RTS®) platform and oral administration of the activator ligand INXN-1001 (AL). Oral administration of AL was found to elicit a dose-related increase in plasma AL levels, which correlated with increasing tumor levels of AL. The increase in tumor AL levels in combination with Ad in turn resulted in a dose-related increase in expression of mIL-12 in the tumor, with minimal increase in serum mIL-12. This increase in AL-regulated tumor IL-12 levels correlated with an increase in tumor-infiltrating CD4+ and CD8+ T cells in and adjacent to the tumor, concomitant with a decrease in tumor regulatory T cells. This resulted in a dose-related decrease in tumor growth rate. Moreover, the therapeutic strategy appears to be well tolerated, as no change in clinical signs or body weight was observed in the treated animals when compared with vehicle alone.
Samuel Broder, M.D., Chairman of Intrexon’s Therapeutic Opportunities Committee and former Director of the NCI (National Cancer Institute), stated, “Two major obstacles for the development of immunotherapeutics in the treatment of cancer are the ability of tumors to evade the anti-cancer capabilities of the immune system and the toxicity often associated with the systemic administration of immunomodulating agents. To overcome these challenges, we have developed Ad-RTS-IL-12, a DNA-based system for the regulated expression of IL-12, that allows for localized, controlled expression of immunomodulating cytokines and activation of their corresponding anti-tumor effects. This strategy is now being tested in the clinic, with the recent launch of a Phase 2 Study of Ad-RTS-IL-12 combined with palifosfamide in the treatment of advanced breast cancer.”
Jonathan Lewis, M.D., Ph.D., Chief Executive Officer of ZIOPHARM, commented, “These results support the hypothesis that localized delivery of IL-12 results in an increase in tumor infiltrating lymphocytes concomitant with a reduction in tumor growth. These findings suggest the applicability of this strategy in the treatment of breast cancer, especially in the context of recent literature addressing the positive correlation of survival with immune response measured in breast cancer tumors treated with non-immune therapies. This novel synthetic biology approach, which is being explored in several ongoing clinical studies, holds transformative potential for the treatment of cancer.”