Poniamo che io decida di fare un viaggio in auto ad agosto, partendo dal Carrefour di Gallarate per arrivare da qualche parte in Sicilia e godermi un weekend con una graziosissima bionda. Chiameremo questo viaggio “Fase 3”. 

Il viaggio è un’incognita per me che ho solo sentito parlare vagamente di una Salerno-Reggio Calabria e che non so se il ponte sullo stretto di Messina sia stato poi costruito o meno.

Per farmi trovare preparato ne organizzo uno più corto, più veloce ed economico, che chiameremo “Fase 2”, in modo da raccogliere dati utili e trovarmi più preparato per agosto. Non dovrebbe esserci nemmeno bisogno di dirlo, la “Fase 1” è trovare una graziosissima bionda.

Parto dal Carrefour e decido di fermarmi in quell’autogrill sulla Cisa dove 365 giorni l’anno fa freddo, c’è la nebbia e si sentono i lupi ululare. Raccolgo i miei dati, torno a casa e progetto la “Fase 3”.

In base ai dati raccolti stimo che per arrivare in albergo per il venerdì pomeriggio mi ci vorranno un certo numero di ore ed avendo saggiato il clima dell’autogrill della morte metto in valigia la tuta da sci e un paio di maglioni.

Parto per il lungo viaggio e tutto sembra filare liscio tanto che mi fermo a pranzare a Salerno prima di affrontare il tratto che mi porterà a Reggio Calabria e, non avendo dati sufficienti per scegliere il ristorante, mi affido a recensioni che poi si riveleranno poco accurate, tanto che all’ingresso la cameriera prima mi chiede se voglio mangiare da loro ed a mio cenno affermativo mi chiede se sono sicuro.

La lavanda gastrica mi fa peredere il resto della giornata e mi rimetto in viaggio, coscio del fatto che parte del weekend è saltato, con l’amaro in bocca e nell’intestino tenue.

Ora, sapendo che devo affrontare la Salerno-Reggio Calabria, che sono in ritardo e che nella valigia ho i doposci al posto delle infradito, come credete che finirà questa “Fase 3”?

Tenete bene a mente questo esempio ed andiamo oltre.

Intro.

Sellas ha due assetti in fase clinica, uno in fase 3 ed uno in fase 1. Al 31 dicembre 2022 in cassa aveva $17.1M ai quali vanno aggiunti $20M raccolti successivamente e sono attesi $13M derivanti da milestones nel corso del 2023. 

Lorenzo mi chiede un giudizio ragionato sulla compagnia e io accetto di buon grado e colgo l’occasione per scrivere anche due righe sul blog. Saranno due righe veramente intense…

Galinpepimut-S in due righe…

Galimpepimut-S si trova in fase 3 su pazienti affetti da leucemia mieloide acuta (AML) e come tutti i farmaci che finiscono con “-pepimut” semplicemente non funziona. 

Io credo che, utilizzando dei caratteri molto piccoli e, al limite, eliminando gli spazi, potrei starci in due sole righe.

Ancora su galinpepimut…

Vi state chiedendo come sia possibile bocciare una terapia semplicemente basandosi sul nome del candidato? Ah, delfini curiosi…

Va bene, spendiamo qualche altra parola al riguardo.

Il suffisso “-imut” indica che si tratta di un composto immunoterapeutico (immunotherapeutics) mentre l’infisso “-pep” sta per peptide. Quindi “-pepimut” indica un vaccino terapeutico a base peptide e nel caso di Sellas parliamo di un vaccino terapeutico proposto per la cura di varie forme tumorali a base peptidica. Confesso che il termine “infisso” non mi è venuto subito in mente, inizialmente avevo pensato di scrivere “presuffisso” o “mezzofisso”, ma alla fine mi sono salvato in corner. 

Ora, senza divagare troppo, abbiamo ricordo di diversi vaccini terapeutici in ambito oncologico che hanno generato molte promesse per poi rivelarsi inutili. Ho scritto spesso di rindopepimut di Celldex ($CLDX) ma forse ricorderete anche NeuVax, vaccino peptidico che avrebbe dovuto prevenire o ritardare la recidiva del cancro al seno (BC) in pazienti che avevano ottenuto la remissione dopo il trattamento standard. La cosa vi suona familiare sia perché anche con galinpepimut lo scopo è utilizzarlo in fase di mantenimento dopo la completa remissione nella linea terapeutica precedente e perché chi sviluppava NeuVax era la discussa Galena Biopharma, poi fusasi assieme a Sellas che ne ha ereditato in parte usi e costumi. Per la cronaca, NeuVax era precedentemente conosciuto come nelipepimut.

Lo so cosa state pensando, non vi basta come motivazione per cassare galinpepimut-S, anzi, siete convinto che la cassata più grande sia cassarlo per via del nome e che lo casso solo per una forma di pigrizia del casso. 

Come volete, andiamo avanti.

“NEW YORK, Nov. 14, 2022 (GLOBE NEWSWIRE) — SELLAS Life Sciences Group […] today announced important updates relating to its ongoing Phase 3 open-label registrational clinical trial (the REGAL study) […]

 The primary endpoint of the REGAL study is overall survival (OS). The trial was originally designed using certain assumptions regarding OS for both the GPS treatment arm and the control arm receiving best available treatment (BAT) which are reflected in the protocol and statistical analysis plan (SAP) for the study. A review of preliminary data to date, which was pooled (i.e., GPS arm plus control arm) and which remains blinded as to treatment arm, suggests that the median OS in the pooled study population is likely considerably longer, by approximately two-fold, than originally anticipated and upon which the SAP was based. Accordingly, the overall duration of the REGAL study is now expected to be longer than initially predicted.”

Il grassetto è mio. Il succo del discorso è che visto che i pazienti vivono più del previsto è necessario fare qualche modifica alla fase 3 in corso. Vediamo nel dettaglio:

 “The total targeted enrollment in the study will increase from 116 patients to a range of 125 to no more than 140 patients.

The targeted number of events (deaths) for the interim analysis will be reduced to 60 from 80 and is currently expected to occur in late 2023 or early 2024.

The targeted number of events (deaths) for the final analysis will be reduced to 80 from 105 and is currently expected to occur by the end of 2024.

Statistical significance would be achieved by an estimated hazard ratio (HR) for OS of 0.636, corresponding to an OS of 12.6 months versus eight months for GPS versus BAT, respectively”

Lo studio durerà di più, quindi costerà di più ed i dati saranno disponibili più in la nel tempo. Ma questo non è nemmeno il problema maggiore.

Ricordate l’esempio del viaggio con il quale ho aperto il post? Se pianifico una fase 3 partendo da dati poco robusti derivanti dalla fase 2 non posso non attendermi sorprese spiacevoli.

Sellas ci informa che ha riscontrato un aumento della OS, cioè della sopravvivenza, in un gruppo di pazienti esaminato, come da protocollo. A questo punto ci sono tre possibilità: o l’assetto studiato sta facendo meglio del previsto, o il controllo sta performando oltre le aspettative o tuti e due i bracci lo stanno facendo. Una possibilità buona, due negative sullo sfondo di uno studio progettato male

Mia personalissima opinione? La fase 3 andrà male, ma questo non significa che non si possa guadagnare con Sellas, ovviamente. I dati di REGAL, nella versione finale, saranno disponibili attorno a fine anno o l’inizio del 2024, si può sperare che accada qualcosa di buono prima? 

Va da se che ad ogni meeting potrebbero portare aggiornamenti dagli studi in corso, in particolare quelli sul carcinoma ovarico e sul mesotelioma in combo con anti-PD1, ma da quanto si è visto finora è difficile che cavino un coniglio dal cilindro di galinpepimut. Cosa rimane quindi? Possibili milestones che, per quanto di scarsa entità, potrebbero far lievitare la quotazione vista la modestissima capitalizzazione e, magari, qualche notizia circa il secondo assetto in pipeline.

GFH099

Ovviamente non posso essere sicuro che le cose siano andate così, però mi immagino questa scena…

Un bel giorno il CEO di Sellas arriva in ufficio portando ciambelle per tutti e si accorge di un diffuso malumore. Uno dei manager racconta che Rick, il custode, lo ha informato del fatto che la compagnia ha un solo assetto in pipeline e che questo finisce per -pepimut. Il custode ha chiosato in modo esplicito il suo malumore dicendo: “meglio un morto in casa che un -pepimut in sviluppo”. Il CEO controlla sul sito e si accorge che Rick ha ragione, devono subito acquistare un nuovo programma da portare avanti. 

Nel marzo 2022 arriva in licenza GFH099, CDK9 inibitore originato dalla cinese GenFleet, la quale a sua volta lo ha acquistato su Wish, probabilmente. 

CKD9 è un target potenzialmente interessante e Sellas non è l’unica ad interessarsene. Sumitomo Pharma ha deciso di terminare lo sviluppo del proprio CDK9 inibitore nel 2020. Per quel che mi è dato sapere alvocidib, inizialmente sviluppato da Sanofi ($SNY) è stato il primo in clinica della sua categoria.

AstraZeneca sta arruolando in fase 1/2 con AZD4573 ed alacabrutinib (BTK inibitore) su pazienti affetti da neoplasie ematologiche, con dati attesi per 4q23 o 1q24. Anche Kronos Bio ($KRON) è in fase 2 con KB-0742 ma nel trattamento di tumori solidi. Vincera ($VINC) ha enitoclicib in fase 1 nel trattamento di alcuni linfomi. L’assetto è stato ottenuto in licenza da Bayer nel 2020. 

Ci sono e ci sono stai poi diversi inibitori con target altre CDK, incluse CDK9. Dinaciclib di Merck ($MRK) e Ligand ($LGND) (CDK1,2,5 e 9) è arrivato fino in fase 3 e come dimenticare i tentativi delle vituperate Onconova ($ONTX) e Cyclacel ($CYCC)?

GFH099 si trova in fase 1, in uno studio a dosaggio scalare che qualche esito lo ha già dato a fine 2022. Sellas ha riscontrato un interessante profilo di safety ed ha quindi deciso di aggiungere dosaggi superiosi a quelli inizialmente previsti e quindi altri dati, potenzialmente più interessanti arriveranno a breve. A detta della compagnia finora hanno registrato una risposta completa in un paziente affetto da leucemia mieloide acuta e, sempre a detta loro, si tratta della prima CR riscontrata utilizzando un CDK9 inibitore in pazienti con AML. Il loro piano è quello di determinare un dosaggio per iniziare una fase 2a nel corso del 2023 impiegando GFH099 in combo con venetoclax e azacitidina in pazienti affetti da AML che non rispondono ai due farmaci. Sellas non esclude di iniziare una fase 2 anche nel trattamento di tumori solidi o linfomi, sempre quest’anno. 

Detto questo…

Chiaro è che se emergessero dati incoraggianti dal CDK9i la quotazione potrebbe giovarne e non poco, vista l’attuale capitalizzazione. 

L’interesse verso galinpepimut è tutt’altro che elevato ma i dati della fase 3, che ritengo potenzialmente negativi, sono ancora lontano dall’essere rivelati e ciò potrebbe significare un ingresso ad un punto tutto sommato conveniente in attesa di ASCO23 o comunque di un aggiornamento sulla situazione di GFH099.

Nel caso ve lo stiate chiedendo, io non compro. Non sto comprando nulla a dire il vero. Metto via i soldi per una cosa che mi sta molto a cuore e della quale non voglio parlarvi, spero capiate. Ora, cambiando completamente discorso, vi ho mai detto che offro consulenze in cambio di trapianto di capelli? No?