Inizio subito col chiedervi scusa per i problemi occorsi al blog durante gli ultimi giorni. Il 99% delle informazioni del database è stato recuperato e la completa funzionalità sarà ripristinata entro 24 ore.

L’articolo di oggi era previsto per lunedì, ma rimane comunque attuale.

Ci sono alcune regole non scritte nel mondo dell’investimento biotech che mi piacerebbe racchiudere in un pdf. Andrei oltre, facendole stampare su pergamena. Nel mentre, traspongo le stesse in proverbi che mi auguro facciate vostri e diffondiate a più non posso.

Une delle regole cardine dell’investitore che segue eventi binari è che dopo una emissione azionaria si crei un buon punto di ingresso. La questione nasce dal fatto che quando un’azienda decidere di mettere in circolo nuove azioni per far cassa la capitalizzazione si diluisce e la quotazione scende.

Ma che accade se dopo un finanziamento di questo genere il titolo rimane stabile o addirittura sale? Avete sotto gli occhi due esempi proprio in questi giorni, ma se scavate anche nel passato più recente vi accorgerete che la stessa cosa capitò ad YM Biosciences (YMI) attorno a quota 2 dollari, rimasta invariata anche dopo una emissione mostruosa, relativamente alla capitalizzazione. A conti fatti oggi possiamo dire che, essendo stata la compagnia acquistata da Gilead (GILD), un buon motivo per considerare l’ingresso a quelle cifre c’era, nonostante nel periodo fra l’emissione e l’acquisizione il prezzo del titolo sia sceso notevolmente per altre questioni. YM Biosciences (YMI) era un cavallo vincente.

Nelle scorse ore (vi scrivo di venerdì, mentre guardo la neve cadere a più non posso) due compagnie delle quali vi ho parlato in diverse occasioni si stanno finanziando emettendo azioni.

Sarepta (SRPT, ex AVI Biopharma, AVII) che rimane invariata, ed Infinity (INFI) che invece continua a macinare record relativi alla quotazione. Sono due “vecchie” conoscenze del blog, avendo già parlato di loro in diverse occasioni, e due società di notevole interesse che ruotano attorno ai loro candidati principali: Eteplirsen e IPI 145. Mentre Sarepta ora è legata più a questioni burocratiche inerenti al percorso che condurrà eteplirsen verso l’approvazione, il destino di Infinity dipende dallo sviluppo di IPI 145 e dalla possibilità che la compagnia trovi un accordo miliardario con una big pharma, se non addirittura  un acquirente.

IPI 145 è un interessantissimo esponente di una classe di composti che finora ha mostrato segni di notevole attività in ambito ematologico, i PI3K inibitori.

La validità del bersaglio è stata dimostrata da Calistoga con CAL 101, che subito è caduto preda delle attenzioni di Gilead, fino alla definitiva acquisizione della compagnia. Gilead (GILD) ora sta compiendo sforzi enormi per far avanzare il farmaco nel modo più spedito in molteplici indicazioni. Il concorrente di maggior speranze di Gilead e del suo CAL 101 è stato per molto tempo (e ancora lo è) Ibrutinib di Pharmacyclics (PCYC), altra conoscenza di questo blog, che pur essendo un tipo di tirosin-chinasi differente ha alcune somiglianze con i PI3K inibitori come CAL 101 e IPI 145. Ma mentre Ibrutinib potrebbe essere impiegato in sinergia con altri PI3K inibitori (anche se i benefici sono tuttora da dimostrare), CAL 101 e IPI 145 sono diretti concorrenti.

Ora, di PI3K  inibitori in fase di sviluppo ve ne sono molti, quelli che in ambito ematologico stanno riscuotendo maggiori successi e scaldando animi e quotazioni sono però quelli che hanno alta specificità verso le isoforme delta e gamma, con particolare attenzione verso la prima. Qui il numero si restringe, fino ad assottigliarsi notevolmente se si parla di aziende quotate in borsa.

Infinity (INFI) potrebbe tranquillamente aspirare (se le cose dovessero procedere per il verso giusto) ad avere una capitalizzazione vicina a quella di Pharmacyclics il che porterebbe, stante il numero di azioni attualmente in circolazione, ad una quotazione vicina ai 100 dollari. Oh, il fatto che questo sia possibile, non significa automaticamente che sia anche probabile, visto che CAL 101 assieme alla compagnia che lo ha sviluppato è stata acquisita da Gilead ad una cifra notevolmente inferiore rispetto a quela che potrebbe incassare Pharmacyclics da Johnson & Johnson. L’interesse però è elevato e quasi tutti ora scommettono su un premio elevato alla capitalizzazione di Infinity (INFI).

Come ultima nota, va detto che PI3K delta inibitori sono in fase di sviluppo anche dall’accoppiata Exelixis (EXEL)/Merck e dalla minuscola ed inconcludente, nonché residente in OTC, TG Therapeutics (TGTX). Exelixis la conoscete, di TG Therapeutics parlerò in un’altra occasione.