Scrivo due righe al volo, visto che il crollo verticale di Peregrine Pharmaceuticals (PPHM) ha suscitato molto scalpore. Sono stato contattato via Skype, via Google Talk, via mail e anche via Facebook, il che mi ha fatto venire in mente una cosa… quindi aspettatevi un nuovo sondaggio, anzi, due. Stavolta però voglio risposte, eh.

Se ben ricordate l’ultimo articolo scritto su Peregrine avrete anche bene in testa quali erano i dubbi circa i favolosi dati di Bavituximab in seconda linea nel trattamento in seconda linea del tumore al polmone. Oggi la compagnia ha precisato che la ragione stava dalla parte dei detrattori. I dati presentati recentemente non sono credibili, in che misura, non è ancora dato sapere.

Il titolo ha aperto oggi a qualcosa tipo meno ottanta.

Vediamo il succo della notizia:

Peregrine Pharmaceuticals (NASDAQ: PPHM) […] discovered major discrepancies between some patient sample test results and patient treatment code assignments. Due to the double-blind nature of the trial, Peregrine was not permitted to have access to either patient group assignments or related product coding information. As part of the trial’s execution, Peregrine contracted with independent third-party contractors to execute treatment group assignments and oversee clinical trial material coding and distribution according to established procedures. A subsequent review of information has determined that the source of these discrepancies appear to have been associated with the independent third-party contracted to code and distribute investigational drug product.

Io ovviamente ero ancora nel mio mondo incantato della pausa caffè quando il buon Gooser mi ha avvisato della catastrofe. L’ultima cosa che mi ha chiesto è stata se fosse il caso di entrare o meno. Ho detto a lui quello che ho ripetuto a tutti: meno di zero non può andare, ma come si fa a fidarsi? Oh, in quel momento eravamo in premarket, sugli 0,75$.

Entrare in apertura quando capitano crolli come questi e vendere poco dopo, quando normalmente il titolo rimbalza, è una tecnica che spesso paga, avendo il tempo necessario a disposizione e il giusto mix di audacia e sangue freddo. Ma tenerle per attendere dati?

Chi mi conosce sa che non amo particolarmente le micro cap. Peregrine oggi lo è quasi, perché 120 milioni di dollari di capitalizzazione per conto mio sono ancora vicini alla linea di galleggiamento. Questi sono gli studi ancora in corso, con arruolamento chiuso:

 

Rank Status Study
1 Active, not recruiting Trial of Gemcitabine With or Without Bavituximab in Patients With Previously Untreated Stage IV Pancreatic Cancer

Condition: Metastatic Pancreatic Cancer
Interventions: Biological: bavituximab;   Drug: Gemcitabine
2 Active, not recruiting Study of Paclitaxel/Carboplatin With or Without Bavituximab in Previously Untreated Non Small-Cell Lung Cancer

Condition: Non-Squamous Non-Small Cell Lung Cancer
Interventions: Drug: Paclitaxel / Carboplatin;   Drug: bavituximab
3 Active, not recruiting Study of Bavituximab Plus Docetaxel in Patients With Locally Advanced or Metastatic Non-Squamous Non Small-Cell Lung Cancer

Condition: Non-small-cell Lung Cancer
Intervention: Drug: Docetaxel plus bavituximab or placebo

 

Ora, sul tumore al polmone, se fossi in loro, ci metterei una pietra sopra. Rimangono comunque in attesa i dati sul trattamento in prima linea relativi alla sopravvivenza mediana, anche se vista la progressione libera da malattia, non penso sia lecito attendersi altro.  Vediamo lo studio sul cancro al pancreas, dove arruola, Stati Uniti a parte?

  • Municipal Institution “Cherkasy Regional Oncology Dispensary” of Cherkasy Regional Council
  • City Multi-field Clinical Hospital
  • Municipal Institution of Health Care “Kharkiv Regional Clinical Oncology Center”
  • Kyiv City Oncology Center

Sono tutti in Ucraina.

Lo studio di Bavituximab sotto esame, i cui dati miracolosi sono stati sconfessati da Peregrine stessa, oltre a centri stelle e strisce, arruolavano in India, Russia, Georgia e… Ucraina:

  • City multi-field clinical hospital # 4, Department of chemotherapy; Dnipropetrovsk State Medical Academy, Chair of Oncology and Medical Radiology;
  • Municipal Clinical Medical and Prophylactic Institution “Donetsk Regional Antineoplastic Center”, onco-chemotherapy
  • State Institution “Institute of Medical Radiology named after S.P. Grygoryev of AMS of Ukraine”, department of chemotherapy
  • Kyiv City Oncology Hospital, Thoracal Department
  • Uzhgorod Central City Clinical Hospital, City Oncology Center

Non so da cosa sia dipeso il fallimento dello studio clinico nel tumore al polmone in seconda linea, dal punto di vista dell’affidabilità dei dati, ma assumendo che non si tratta di un problema nato negli USA, le probabilità che il caos sia nato in uno dei centri coinvolti nello studio sul cancro al pancreas sono scarse. Dovessi tentare la sorte, direi India.

Il farmaco però è sempre lo stesso.

Entrare nel titolo ora ha senso? 120 milioni non sono molti, ma nemmeno pochi. Peregrine punta fortissimo su Bavituximab, a dire il vero, non è che in mano abbia poi tanto altro.

Per chi invece era azionista prima del crollo? Non vedo molto futuro per il farmaco, ma anche dopo l’annuncio dei dati sul trattamento del NSCLC in prima linea sembrava che i giochi fossero fatti, ed invece poi il titolo è esploso. Non so se ci sia ancora qualcuno che ha aspettative sul farmaco, ma è lecito non attendersi molto. E la cassa si svuota di un po’ ogni giorno.

A maggio (tanto per avere un punto di riferimento) Peregrine quotava meno di 0,5$. La differenza fra questa quota e la chiusura a 1,16 di ieri rappresenta l’ammontare di fiducia che il mercato ripone nel fatto che il danno allo studio sia contenuto. La buona notizia, buona fra un bel po’ di virgolette, potrebbe essere proprio questa. A quel punto, se non lo avete fatto prima, potrebbe essere una buona occasione per uscire.

Poi, ovviamente, ognuno fa da se i propri conti.

Per conto mio, mi aspetto che il poster ad ESMO venga ritirato, che inizino le consuete class action e che il titolo sia preda di forte speculazione.