J.P. Morgan Healthcare Conference, si ricomincia.
Con JPM17, l’evento biotech per eccellenza, si inaugura il 2017 che, mi auguro, sia un anno prospero per voi e per il settore. Mi è stato chiesto di aggiungere commenti relativi alle small cap nei riassunti settimanali, qualora queste fossero coinvolte nelle notizie che vi riporto anche in modo indiretto. Vediamo cosa ne esce.
Questo è quello che sta capitando alla J.P. Morgan Healthcare Conference.
Takeda ed Ariad
Takeda, che ultimamente sta facendo incetta di accordi per irrobustire la propria pipeline in ambito oncologico, dopo aver siglato un patto con Crescendo Biologics per mettere le mani sulla loro sapienza in ambito di ADC lo scorso ottobre, mette le mani sull’intera Ariad ($ARIA). Per farlo sborsa 24$ ad azione, prezzo che Ariad ha toccato nel 2012, salvo poi vedere la propria quotazione rimpicciolirsi man mano che le prime crepe hanno intaccato il valore di ponatinib.
Con questa mossa, che nel complesso costa circa 5B$ (poiché si tiene conto di altri fattori inclusi debiti, investimenti e cassa), Takeda raggiunge 2 obiettivi, che nell’insieme a mio avviso giustificano l’operazione: acquisisce alcuni assetti di valore come ponatinib, brigatinib ed AP32788 ed al contempo, grazie al primo composto, rafforza la propria presenza sul mercato a stelle e strisce.
Amgen, PCSK9 ed Immatics.
Guerra di brevetti fra Amgen, Sanofi e Regeneron con la prima che assume il ruolo di assoluta vincitrice. La sentenza, piuttosto sorprendente e alquanto drastica, sancisce di fatto un danno enorme per Sanofi, che per arrivare sul mercato un mese prima della concorrenza ha sborsato, in aggiunta a tutti i costi normamene legati allo sviluppo di un farmaco, la cifra di 67M$ per l’acquisto di un voucher legato al programma di priority review appartenente a Biomarin. A questo punto, salvo l’appello possibile per Sanofi/Regeneron, Repatha non ha più concorrenza. L’anticorpo monoclonale è indicato nei pazienti adulti affetti da ipercolesterolemia primaria (familiare eterozigote e non familiare) o da dislipidemia mista ed è approvato sia da FDA che da EMA (curiosamente, in alcuni stati europei il prezzo medio della terapia è di quasi la metà rispetto a quello previsto per gli USA). Sebbene la materia sia alquanto ostica, la guerra relativa ai brevetti statunitensi No. 8,829,165 e 8,859,741 potrebbe in parte favorire Pieris (fresca aggiunta al portafoglio biotech USA) ed il partner Daiichi Sankyo. La partnership è valsa, nel 2011, un pagamento in upfront di circa 10M$ e milestones (alcune già pagate) per 200M$ di euro (ai tempi il deal, convertito in US$ era di quasi 300M).
Amgen, tralasciando l’abito degli anti-PCSK9, ha anche annunciato un accordo con Immatics Biotechnologies inerente nuove terapie in ambito oncologico. L’accordo (30M$ in upfront e 500M$ in milestones) dovrebbe sfruttare la tecnologia BiTE di Amgen (acquisita a suo tempo da Micromet, quanti bei ricordi…) e la piattaforma XPRESIDENT per lo sviluppo di TCR. Immatics potrebbe guadagnare fino ad 1B$ dall’accordo. Finora Amgen ha concretizzato la tecnologia BiTE in un unico composto approvato da FDA, cioè Blincyto (blinatumomab). L’idea dell’accordo è quella di poter produrre TCR bispecifici che possano sia raggiungere target intracellulari che reclutare linfociti T attraverso, ad esempio, CD3.
La notizia suona bene per chi si occupa di anticorpi bispecifici, come Affimed, che però si dimostra sempre allergica a trovare partner interessanti, e per chi sviluppa TCR, come la connazionale Medigene o Adaptimmune.
Dendreon finalmente genera un profitto…
Valeant vende assetti, compreso Dendreon, che trova ora casa in Cina grazie a Sanpower per la cifra di 820M$. Valeant pagò due anni fa poco meno di 500M$ per avere la proprietà dei padri di Provenge e, pur considerando che qualche investimento sia stato fatto, è lecito immaginare che la vendita ora abbia costituito un guadagno netto di qualche centinaio di milioni (un paio, direi…). Se ben ricordate, Provenge è stato il primo vaccino terapeutico approvato da FDA per il trattamento del carcinoma prostatico. Provenge non è mai stato un successo commerciale ed ha affossato Dendreon (per colpe più che altro della società, non tanto del vaccino) fino alla bancarotta, tuttavia rimane un prodotto capace di generare oltre 200M$ di vendite. Non è chiaro a cosa possa servire nelle mani di Sanpower, che non è una compagnia biotech nel senso stretto del termine.
Juno, Hans Bishop rimpiazza ufficialmente JCAR015.
Mentre Kite ($KITE) si dimostra attiva ed in salute piuttosto buona (grazie al danaro dell’estremo oriente, in modo particolare quello di Daiichi Sankyo), JUNO ammaina le vele di JCAR015. Il CEO Hans Bishop ha ammesso che le possibilità che la terapia si riprenda dall’ultimo hold sono quasi nulle. Niente di particolarmente sorprendente, visto che JCAR017 avrebbe comunque preso il posto del problematico assetto di JUNO, ma chi confidava in un insperato colpo di scena annunciato da JPM si è trovato con l’amaro in bocca.
Trump, Affordable Care Act e ripresa del settore.
Il neoeletto presidente Trump esterna tutto il suo disappunto riguardo le spese mediche del paese, di fatto azzoppando quel poco di entusiasmo montato dalla sua vittoria nei confronti della Clinton. Non mi sorprende l’uscita, visto e considerato che, come avevo anticipato, la piattaforma riguardo l’healthcare di Trump era comunque simile a quella della sua concorrente (che però pesava sul settore per l’aperta acrimonia mostrata sia in pubblico che in privato). Incide maggiormente, rispetto alle esternazioni di Trump, la votazione del senato che costituisce un primo passo verso l’abrogazione dell’Affordable Care Act. Tempi incerti per il nostro amato settore? Credo proprio di si, se non altro per il versante USA.
Moderna, mRNA et similia.
Gran numero di parole sono state spese circa la rivelazione di Moderna, compagnia misteriosa che finalmente si degna di svelare al mondo la sua pipeline. Tempismo impeccabile. Detto che le parole di Trump ci ricordano quanto sia scivoloso investire in aziende biotech a causa della necessità di porre un freno alla spesa pubblica, non dimentichiamo che questo rischio si somma a quello naturale legato allo sviluppo delle terapie. Promemoria per il 2017: Curevac. Il vaccino CV9104 fallisce in fase 2 e la notizia è interessante anche in virtù del fatto che Curevac e Moderna sono compagnie tutto sommato vicine, in termini di ambito di sviluppo e di focus terapeutico. Sia chiaro, le due tecnologie sono differenti, ma ci potrebbero essere similitudini nefaste in un futuro non troppo lontano (al momento sappiamo che Moderna ha sperimentato problemi di safety in un progetto fra i più avanzati). Le due società non sono quotate e quindi potrebbe non interessare da vicino chi investe nel settore, tuttavia ciò che più dovrebbe spaventare è l’idea di mettere del danaro in progetti ambiziosi ma troppo pionieristici e poco trasparenti. Ci sono esempi significativi anche fra le società quotate.
Kite e Zuma-1.
Ecco, se penso ad esempi ambiziosi e pionieristici, lo sviluppo di linfociti ingegnerizzati è uno dei primi pensieri che mi vengono a mente. Detto dei problemi di JUNO è giusto anche parlare dei successi di bluebird e di Kite. Quest’ultima vive il periodo più intenso e significativo della propria giovanissima vita borsistica. A JPM17 non hanno presentato aggiornamenti significativi di Zuma-1 ma i dati a 6 mesi, cruciali per il futuro di KTE-C19 saranno presentati molto probabilmente ad ASCO17.
@Alex, per LPTX gli aggiornamenti dei due programmi principali dovrebbero portare un po’ di attenzione. Lo sviluppo di anti-GITR della concorrenza potrebbe influenzare l’andamento del titolo, che comunque rimane una scommessa a lunga scadenza, a meno di sconvolgimenti. Un partner sarebbe gradito, più probabile per anti-DKK1. $IDRA interessa poco al momento perché non ha una strada precisa davanti a se, i cambiamenti di rotta rendono diffidenti gli investitori, d’altro canto va detto che il management sta agendo in modo data driven, il che è positivo…
Per tutte e due servirebbe un vero partner.
Buongiorno, quali prospettive a breve per LPTX e IDRA ?Grazie
@Kevin, capisco il tuo punto di vista, però c’è poi una ulteriore chiave di lettura: tra tutti i partner possibili io avrei escluso a priori compagnie come $BMY $NLNK ed $INCY per il semplice motivo che stanno sviluppando i loro IDO inibitori, classe di farmaci con molti aspetti ridondanti, se paragonati a composti simili a CB-1158. E’ possibile invece che abbiano puntato proprio su $INCY per via della loro esperienza nello specifico.
Ciao Ck. L’accordo di Cala non sembra male (45 mln upfront +8mln di equity investment a 4,65). Ma non lo ritieni un po’ prematuro? Aspettare un po’ e valorizzarlo meglio lo avrei preferito 🙂
@Giuseppe, grazie, il problema era che non venivano convertite le azioni… ora sappiamo che il nodo della questione stava nel fatto che Paolo V. non avesse ancora diffuso la notizia 🙂
@VerdeRame, il 2017 sarà un anno denso di eventi per $TRIL, con i dati di TTI-621 in combo (immagino ad ASCO) e quelli sui tumori solidi nella seconda metà dell’anno. visto il clima di sfiducia, qualche indicazione sui programmi BET e EGFR inibitore potrebbero portare interesse anche di chi non è pienamente convinto del programma anti-CD47
Ciao, un piccolo contributo chiarificatore (spero) sulla conversione ,nel mio caso (binck) 4000 Mcur
Sono diventate 726 lptx con un prezzo di carico di 7,46
..qualche pensiero su $Tril?..discesa in picchiata da settimane..
grazie al capitano e a tutta la ciurma..
@Kevin La mia banca non ha avuto comunicazioni in merito. Fino a che non sono passato io oggi…. Piangevano….Bello non avere una banca solo online.
Ancora no
@Kevin, ma a te hanno già fatto la conversione?
Dovrebbero essere 0.1815 nuove azioni per ogni vecchia azione mcur
@Gian, non vedo ne danaro ne nuove azioni…
Ciao Ck tu per caso hai capito come avverrà questo benedetto concambio MCUR /LPTX? parlano pure di una parte in contanti ….boh!!! al momento LPTX quota 6,70 $ ….
@Frimba, in realtà non c’è molto da dire, si trattava del modo più semplice, veloce e, probabilmente, economico per quotarsi e Leap ne ha approfittato. Io rimango dell’idea che l’IPO sia il modo migliore per sbarcare sul mercato, ma è solo la mia opinione, non ha influito molto nel momento in cui ho deciso di acquistarle per il portafoglio USA.
CK se puoi due paroline per la fusione tra MCUR e LEAP..
@Sakura, buy $IDRA and hire $AFMD!
make IDRA and AFMD great again!
😀
#SIscherza
quindi senza partnership, la ship AFMD destinata ad affondare? Resta titolo hold o si disferà lentamente verso quota 1, come IDRA?
@Frimba, mi pare ben presto perché possano affermare di aver identificato un biomarker, in parte perché i pazienti sono troppo pochi ed in parte perché non mi pare emerga un così evidente beneficio rispetto a chi non è interessato da anomalie al pathway wnt/beta catenina. certo è che se ci fosse del vero nella tesi, l’apertura di una coorte che arruoli proprio quei pazienti potrebbe essere una mossa interessante per il resto della sperimentazione
@Roberto, è da dicembre che la notizia è nell’aria, quindi mi aspettavo l’evento. Poco chiari i dettagli, quindi il giudizio è rimandato, ma in linea di massima molto dipenderà dall’uso che vorranno fare di questo denaro, certo è che la mossa da l’idea del fatto che non abbiano partnership in vista.
Ciao CK, AFMD ha deciso di emettere. Hai qualche commento? Grazie mille come sempre.
SOMMO CK qualche commento su MCUR dopo il move e la news di ieri sera???
@Sakura, da JPM $IDRA c’è andata solo perché al buffet si mangia gratis. Ci vuole pazienza.
@Andrea, io non vendo. Gli americani cominciano ad accorgersi di $CYAD e questo si vede in modo chiaro negli ultimi giorni, con la quotazione in ascesa e volumi, finalmente, decenti… per chi è dentro dall’inizio potrebbe valer la pena monetizzare, poiché il rischio è sempre dietro l’angolo, ma la capitalizzazione di $CYAD rimane, ad oggi, decisamente bassa in relazione al potenziale.
In virtù di questo interessantissimo rialzo di Cyad conviene aspettare o è arrivato il momento di vendere ? Grazie
c’e anche IDRA al JPM healthcare…….
accadrà nulla? Porca paletta il titolo Capitan fa schifo da mesi
e ne ho una cariola.
Mi tocca tornare nella pirateria.
@Laura, credo che la salita sia legata all’accordo con Telix (a mio modo di vedere un deal modesto)… io credo che Wilex valga più che altro per la controllata Heidelberg Pharma e per la pipeline più acerba, quindi si tratta di un investimento a lungo termine… guadagnando il 50% io penserei a monetizzare in parte.
Cereal , c’è un nesso tra il rialzo di Wilex e l’accordo Amgen – Immatics ? le ho in carico a 2 euro , conviene vendere o qualcosa bolle in pentola e quindi mi siedo e aspetto ? grazie
@Kevin, francamente non saprei… non ho capito molto dell’accordo fatto con Ipsen ma credo abbia senso che questi ultimi e Shire si spartiscano i diritti di commercializzazione nei vari territori. Io, fossi in Shire, non rilancerei, ma questo ovviamente non significa nulla.
Ciao CK, cosa ne pensi invece dell acquisizione di Onyvide di Mack? Il mercato l ha penalizzata, forse troppo. Non pensi ci possa essere spazio anche per una contro offerta da parte di Shire (vincolata per accordo specifici a non poter fare per prima offerte)?