Non è un mistero, per chi mi conosce, che sia molo interessato a quest’azienda, ImmunoCellular Therapeutics, Ltd (IMUC). Ok, sta sull’OTC. Lo so, ICT 107 è agli albori della sperimentazione (vi lascio immaginare gli altri farmaci della loro pipeline). Ci sta tutto, ma ICT 107 è un farmaco che non può lasciare indifferenti, IMUC per me sta nella stessa categoria di YMI, CLDX, ARIA, Bellicum e qualche altro, la categoria delle aziende con farmaci estremamente promettenti, potenzialmente “best in class”. 

Ad ASCO IMUC presenterà nuovi dati dalla fase 1 di ICT 107 nel trattamento del GBM, l’abstract è intitolato “Glioma-associated antigens associated with prolonged survival in a phase I study of ICT-107 for patients with newly diagnosed glioblastoma” ( #2042) e verrà discusso nella sessione dei poster relativa ai tumori del sistema nervoso centrale, il 4 giugno, fra 3 giorni.

Come si deduce dal titolo, l’abstract è strettamente legato allo studio dell’espressione degli antigeni bersagliati da ICT 107, in particolare la relazione fra l’espressione dei singoli antigeni e misurazione quali la PFS, la resistenza ai farmaci e la possibilità di recidiva.

I pazienti che hanno mostrato di rispondere al trattamento con ICT 107 hanno una maggiore PFS ed una tendenza ad una OS maggiore, rispetto a chi non risponde al vaccino. I pazienti con recidiva dopo il vaccino mostrano avere livelli di CD 133 diminuiti, in contrasto a studi precedenti che mostravano un aumento di tale marker nei pazienti sottoposti a chemioterapia e radioterapia.

I dati a due anni di ICT 107 erano impressionanti, OS 80% e PFS 44%. A 32 mesi 11 pazienti su 16 (69%) erano ancora in vita e 6 su 16 liberi da malattia.

Nessuno finora ha collezionato numeri simili, sarebbe sufficiente paragonare i risultati con quelli ottenuti da CDX 110, Rindopepimut. CDX 110 è probabilmente il futuro prossimo venturo per il trattamento del GBM dopo resezione chirurgica, nonché uno dei farmaci più interessanti in generale, a mio modesto avviso. Il farmaco di CLDX può vantare una sperimentazione più ampia e risultati straordinari rispetto allo standard of care, ma paragonato a ICT 107 esce sconfitto. È chiaro che il confronto non ci può stare al momento, occorrerà attendere la fase 2 ed oltre, ma il potenziale è enorme. Trovate la discussione QUI.

“The impressive survival data we have seen to date, combined with the correlations we have observed between immunologic response and clinical outcome, further build our confidence that targeting CSCs represents a promising approach to treating GBM,” said Manish Singh, Ph.D., ImmunoCellular’s president and CEO. “Furthermore, these findings provide further validation of immunotherapy as a therapeutic strategy for seeking out and destroying CSCs and preventing tumor recurrence. We look forward to further investigating the potential of ICT-107 to provide a safe and effective treatment option for GBM in our ongoing Phase II study.”