Il tempismo sembrerebbe anche sospetto, tanto da aver spinto un lettore a farmelo notare via mail, ma si tratta solo di una coincidenza il fatto che subito dopo aver scritto degli IDO1 inibitori di NewLink Genetics in relazione a quello di Incyte, quest’ultima abbia stretto una collaborazione con Merck proprio riguardo a quel farmaco. Merck si è mossa in grande stile ed a 360 gradi portando a casa accordi non solo con Incyte, ma anche con Amgen e Pfizer rispettivamente per T-VEC ed Inlyta.

La questione ricade ovviamente anche su NewLink Genetics che, come vi dicevo qualche giorno fa, ha ben due IDO inibitori in fase di sperimentazione. Questi i dettagli dell’accordo fra Incyte e Merck:

 Incyte Corporation(Nasdaq: INCY) announced today that it has entered into a clinical trial collaboration agreement with Merck, through a Merck subsidiary, to evaluate the safety and efficacy of Incyte’s oral indoleamine dioxygenase-1 (IDO1) inhibitor, INCB24360, and Merck’s investigational anti-PD-1 immunotherapy, MK-3475, in a Phase I/II study in previously treated metastatic and recurrent non-small cell lung cancer (NSCLC), and other advanced or metastatic cancers.

Both INCB24360 and MK-3475 are part of a new class of cancer treatments known as immunotherapies that are designed to enhance the body’s own defenses in fighting cancer. INCB24360 and MK-3475 target distinct regulatory components of the immune system, and there is preclinical evidence suggesting that the combination of these two agents may lead to an enhanced anti-tumor immune response than either agent alone. […]

Under the terms of the agreement, Incyte and Merck will collaborate on a Phase I/II study to evaluate the safety and efficacy of the combination in previously treated metastatic and recurrent NSCLC, and other advanced or metastatic cancers. The Phase I portion of the trial is expected to establish a recommended dose regimen of INCB24360 and MK-3475. In the Phase II portion of the study, all patients receive MK-3475 and patients will be randomized to receive either INCB24360 or matching placebo. The study, which is expected to begin in the first half of 2014, will be co-funded by Incyte and Merck and conducted by Incyte.

 

Incyte prosegue nel solco della decisione di mantenere i diritti del farmaco ma di estendere l’impiego attraverso collaborazioni irate nel campo dell’immuno/oncologia. Scelta azzeccata quella del partner? Probabilmente forzata dagli eventi, ma di certo il potenziale è elevatissimo

 

IDO espressione nei vari tumori

Da una slide di Incyte, presenza di IDO in diversi tessuti tumorali. Come si vede l’impiego è giustificabile in molteplici tipologie di tumori solidi.

Per la compagnia riuscire a portare avanti la sperimentazione, dopo che il tentativo di trovare un follow on al blockbuster Jakafi sembra stia fallendo, sarebbe l’opportunità perfetta per trasformarsi in una compagnia di successo, indipendentemente dai partner. ASCO14 potrebbe fornire ancora carburante per la corsa folle che per buona parte è motivata dalle potenzialità di INCB24360.

Tutto questo è utile anche a NewLink, chiaramente. Validare il meccanismo d’azione è un passo importante per dare iniziale credibilità a chi sta dietro in termini di sperimentazione, specialemente considerando che NewLink ha due composti a differente azione, uno dei quali simile a INCB24360.

Altro aspetto importante, che potete vedere nella tabella qui sotto, i valori di espressione dell’enzima sono fattori predittivi della prognosi, o almeno è quello che sembra emergere al momento.

Si può ipotizzare quindi un trattamento mirato, una popolazione che può trarre maggiori benefici dal trattamento, anche se non sarà semplice stabilire che preferenza accordare per la scelta, dato che ragionevolmente anche l’anti-PD1 di Merck potrà vantare un biomarker.

 

curve sopravvivenza in base a livelli di IDO

 

La fase 1 che Incyte andrà ad effettuare sarà votata a stabilire il dosaggio migliore per l’IDO1 inibitore, dato che il farmaco ha mostrato cenni di tossicità epatica a 300 mg, mentre ha superato l’ostacolo sicurezza piuttosto brillantemente a 25mg mentre a 50 mg il giudizio è ancora sospeso. Altro vantaggio della combo sarà proprio poter sfruttare una duplice inibizione per sopperire all’eventuale deficit di efficacia dovuto ad un dosaggio inferiore. Anche qui, solo vantaggi per NewLink.
Si tratta di una gara, NewLink partecipa. Manca un punto di ingresso, se al tempo del precedente articolo NewLink stava a circa 36 dollari, ora siamo oltre quota 41. La strategia migliore sarebbe quella di sfruttare un crollo legato allo sviluppo dei vaccini per cavalcare la speculazione riguardo gli IDO inibitori… ma le tempistiche non sembrano favorevoli al momento.