Ok, diamo uno sguardo a CYT 187 in ottica ASCO, alla luce degli ultimi dati comunicati da YMI la scorsa settimana:

https://www.prnewswire.com/news-releases/ym-biosciences-reports-positive-updated-anemia-response-data-for-its-jak1jak2-inhibitor-cyt387-disclosed-at-first-annual-florence-meeting-on-myeloproliferative-neoplasms-in-florence-italy-120092044.html

La risposta anemica relativa a 33 pazienti con dipendenza da trasfusioni è del 59% e la durata media dell’indipendenza da trasfusione è 6 mesi, in una forbice di valore che va da 4 a 15 mesi.

Lo scorso ASH dalla fase I/II di CYT 387 YMI aveva comunicato una ORR del 62% utilizzando i criteri per porre diagnosi di Mielofibrosi IWG-MRT (International Working Group on Myelofibrosis Research and Treatment). I dati presentati catturarono l’attenzione degli addetti ai lavori e fomentarono un’accesa discussione riguardo i dati sull’anemia, vediamo brevemente perché.

Dei 42 soggetti valutabili per la risposta anemica il 50% ottenne una CI (Clinical Improvement, miglioramento clinico), una risposta del 57% in pazienti con dipendenza da trasfusioni e, in riferimento al gruppo con il dosaggio di CYT 387 da 300 mg/die, la risposta fu del 58% (con un ragguardevole 69% nei pazienti con dipendenza da trasfusioni). Fu inoltre riscontrata una risposta anche in pazienti (5 su 9, il 55%) che avevano precedentemente interrotto il trattamento con altri JAK inibitori, segnatamente INCB18424 (Ruxolitimib) e TG101348 mentre 5 su 12 (42%) avevano interrotto la Pomalidomide.

CYT 387 è stato criticato sotto due aspetti ben distinti, il primo riguarda la persistenza di cellule JAK2V617F dopo il trattamento, il secondo, invece,  il criterio col quale è stata ottenuta la percentuale di risposta anemica. Per quanto riguarda il primo aspetto, i dubbi rimangono, ma si tratta comunque di evidenze riscontrate in un modello murino di MPN del quale non ci possiamo nemmeno lontanamente occupare (non che non sia importante, mai sottovalutare l’importanza dei modelli animali, un esempio per tutti? ARNA ed il suo Lorquess…). Il secondo aspetto invece è il motivo per il quale aspettiamo CYT 387 ad ASCO. Secondo YMI, proprio in tale occasione verranno illustrati i dati relativi alla indipendenza da trasfusioni oltre le 12 settimane (nel calcolo della risposta anemica effettuato finora si teneva conto dell’indipendenza oltre le 8 settimane). Qui si gioca la partita, perché la concorrenza, in questo caso INCB018424 di INCY, è molto avanti in termini di sperimentazione e di risultati; CYT 387 per emergere nell’ambito degli JAK inibitori per mielofibrosi ha bisogno di distinguersi proprio sotto quell’aspetto. Ad ASCO 2011 sapremo.

Disclosure: sono long su YMI.