Proseguo con la carrellata di articoli su compagnie che hanno spuntato accordi estremamente vantaggiosi in ambito oncologico, oggi sono di scena Merck e Endocyte  (ECYT).

L’accordo in questione riguarda vintafolide (EC145) ed in base alla stipula Merck guadagna i diritti alla commercializzazione del farmaco a livello mondiale a fronte di 120 milioni di dollari iniziali e di 880 milioni in base a traguardi da raggiungere, oltre alla divisione equa dei profitti dalla vendita in area USA e royalties in doppia cifra per quel che riguarda il resto del mondo. Merck finanzierà tutta la sperimentazione del farmaco ad eccezione della fase 3 PROCEED che vede vintafolide e doxorubicina liposomiale pegilata (PLD) confrontate con la sola doxorubicina liposomiale pegilata (PLD) in pazienti con carcinoma ovarico resistente al platino.

Lo studio è randomizzato vs placebo e in doppio cieco:

Experimental: Arm A

EC145 + Pegylated Liposomal Doxorubicin (PLD)
Drug: EC145

IV bolus on days 1,3,5 and 15,17,19 of a 4-week cycle

Drug: Pegylated Liposomal Doxorubicin (PLD/Doxil®/Caelyx®)

50 mg/m2 (calculated on the basis of ideal body weight) every 4 weeks. Dose reductions permitted for toxicity.
Other Names:

  • Doxil
  • Caelyx

Drug: EC20

During the screening period participants will receive a single intravenous administration of EC20 prior to SPECT imaging
Active Comparator: Arm B

placebo + Pegylated Liposomal Doxorubicin (PLD)
Drug: Pegylated Liposomal Doxorubicin (PLD/Doxil®/Caelyx®)

50 mg/m2 (calculated on the basis of ideal body weight) every 4 weeks. Dose reductions permitted for toxicity.
Other Names:

  • Doxil
  • Caelyx

Drug: placebo

IV bolus on days 1,3,5 and 15,17,19 of a 4-week cycle

Drug: EC20

During the screening period participants will receive a single intravenous administration of EC20 prior to SPECT imaging

 

Prima di parlare del farmaco, un aspetto importante dell’accordo dell’accordo riguarda il test per la diagnosi associata al farmaco. Endocyte (ECYT) ha mantenuto i diritti di etarfolatide (EC20), test per identificare cellule tumorali positive per l’elevata espressione del recettore del folato (FR++). L’importanza di questo fatto risiede nella peculiarità di vintafolide, ossia di essere molto efficace in quei tipi di tumore. EC20 potrebbe quindi servire per selezionare i pazienti da trattare con vintafolide, quelli che meglio potrebbero rispondere al trattamento. Medicina personalizzata, in poche parole.

Endocyte (ECYT), una serie di sfortunati eventi.

Endocyte, in tempi recenti, ha dovuto affrontare una serie di ostacoli che hanno determinato la grande forbice fra la quotazione minima e massima delle ultime 52 settimane, che va da un minimo di 3 ad un massimo di 11$. A ieri il titolo stava poco sopra quota 9$.

Come potete vedere dalla tabella che ho messo qualche riga qui sopra, vintafolide in fase 3 è sperimentato assieme a doxo liposomiale, Doxil o Caelix. Il primo ostacolo è stato proprio questo, superare la penuria di tale farmaco. Venendo a mancare Doxil per i pazienti bisognosi, lo studio ha risentito di rallentamenti non indifferenti, che ad un certo punto sembravano quasi poter minare la sperimentazione nel profondo. Ora il pericolo è scongiurato ed il farmaco è tornato ad avere una disponibilità del tutto normale.

L’altro elemento che ha determinato scossoni a livello di capitalizzazione è stata la divulgazione dei dati sulla sopravvivenza dei pazienti in fase 2, qui il discorso è un filino più complesso.

Vintafolide è un SM-DC, ossia una una variante degli A-DC come Adcetris di Seattle Genetics (SGEN) o CDX 011 di Celldex (CLDX) che impiega una molecola con elevata affinità verso il bersaglio (anziché un anticorpo) associato ad un potente farmaco citotossico.  Il concetto è il medesimo, sfruttare un arma potente indirizzandola unicamente dove c’è bisogno senza causare danni a tessuti sani.

Il companion dignostic EC20, ossia il test per determinare le cellule che sovra-esprimono il recettore del folato (FR+), è concepito in modo simile, con la molecola in grado di raggiungere il bersaglio legata ad un agente in grado di evidenziarlo.  I due strumenti, farmacologico e diagnostico, sono uno il perfetto complemento dell’altro. Questa breve introduzione serve per spiegare il motivo che ha spinto Merck ad investire in Endocyte (ECYT) e per chiarire quali sono le tesi di chi sostiene che Merck abbia preso l’ennesima cantonata in ambito oncologico.

Il tutto nasce dai dati della fase 2 chiamata PRECEDENT che aveva un disegno simile alla fase 3 attualmente in corso ma che non discriminava l’arruolamento dei pazienti in funzione del FR++. In parole povere, arruolava indipendentemente da quello. I risultati, dopo il vaglio di una revisione indipendente, si possono riassumere così:

– EC20 si è dimostrato molto accurato nel selezionare sia pazienti con tumori che esprimessero almeno un recettore positivo (FR+) o sia con tutti i recettori positivi (FR++), in misura dell’87% e dell’85% rispettivamente.

– Nei pazienti FR++ vi è stato un miglioramento di 2,5 mesi nella progressione libera da malattia, cioè l’endpoint primario. Vintafolide e PLD hanno garantito 4 mesi di PFS contro 1,5 del braccio di controllo con una riduzione del rischio di progressione del 53%.

– In termini di sopravvivenza il farmaco di Endocyte ha ottenuto 14,1 mesi, dato superiore a quanto ottenuto in studi precedenti su popolazioni simili, ma nettamente inferiore ai 16,9 del braccio di controllo. Un’analisi condotta tenendo conto di potenziali sbilanciamenti fra i due bracci ha riportato un vantaggio alla terapia di combinazione con vintafolide ed un hazard ratio di 0,495, ma il dato è privo si valenza statistica.

 

A questo punto ci si trova ad avere a che fare con un farmaco che ha un bersaglio valido, che migliora la progressione libera da malattia ma non la sopravvivenza. Da qui dove si va? Dipende da che sponda dell’oceano si calpesta. In Europa Endocyte (ECYT) è in corsa per un’approvazione basata sui dati relativi alla sopravvivenza libera:

November 27, 2012 – Merck, known as MSD outside the United States and Canada (NYSE: MRK), and Endocyte Inc. (NASDAQ: ECYT), today announced that the European Medicines Agency (EMA) has accepted for review the marketing authorization application (MAA) filings for the novel investigational cancer candidate vintafolide (MK-8109/EC145) and investigational companion diagnostic imaging agent etarfolatide (EC20), for the targeted treatment of patients with folate-receptor positive platinum-resistant ovarian cancer in combination with pegylated liposomal doxorubicin (PLD). Both vintafolide and etarfolatide have been granted orphan drug status by the European Commission.

 

Ancora:

The MAA filings are supported by four clinical studies: a Phase I study in solid tumors, two single-agent, single-arm Phase II studies in ovarian cancer and non-small cell lung cancer, and the PRECEDENT trial, a randomized Phase IIb study in patients with platinum-resistant ovarian cancer. The application is being submitted for conditional approval on the basis that the results from the Phase II studies fulfill an unmet medical need.

 

Quindi, gli studi citati serviranno comne base per un’approvazione condizionata in Europa e la fase 3 PROCEED, attualmente in corso, da trial di conferma e come possibile base per un’approvazione accelerata in USA. Arruolerà 640 pazienti, 500 dei quali FR++ e darà i primi risultati, riguardanti l’endpoint primario (PFS) ad inizio 2014, mese più, mese meno.

Oltre al carcinoma ovarico resistente al platino, l’impiego del farmaco e del test diagnostico si può estendere ad indicazione che esprimano il recettore del folato,  per un ammontare approssimativo di 1 milione di nuovi malati l’anno. Recentemente Endocyte (ECYT) ha pubblicato su Archives of Pathology & Laboratory Medicine una ricerca su 188 casi di adenocarcinoma o carcinoma ad istologia squamosa del polmone, scoprendo che il 72% di adenocarcinomi ed il 51% di tumori ad istologia squamosa sovra-esprimevano il recettore del folato.

Ora Endocyte capitalizza 326 milioni di dollari e quota 9,09$. Dei 326 milioni, 204 sono di cassa. Da qui ad un anno non credo capiterà nulla di che, le prime notizie importanti arriveranno dall’Europa per l’approvazione e dalla fase 3 nel carcinoma ovarico. Vintafolide è anche in fase 2 nel trattamento del tumore al polmone su pazienti FR++ e ha come endpoint la progressione libera da malattia, le condizioni ideali per condurre lo studio. Anche qui i dati sono lontani, visto che lo studio è ancora aperto.

Considerate le potenzialità del farmaco, del test diagnostico, dell’accordo con Merck. Aggiungete il fatto che per non sembrano esserci rischi immediati, che la pipeline di Endocyte (ECYT) non è costituita dal solo vintafolide. Quanto può valere tutto questo? Ipotizzate una cifra.

Capitalizza 326 milioni, tolti 204 della cassa arriviamo a 120. Se la cifra che avete immaginato voi è maggiore di 120 milioni, dovreste considerare il titolo…