Dans la mer 
you’ll go down 
go down where 
you belong

(Voivod, The Prow)

 

Dans la mer, prima che vi facciate venire in mente strane idee, significa “nel mare” in francese.  Lo scrivo perché pensando a Curis (CRIS) magari vi verrebbe in mente una traduzione meno ortodossa.

Vediamo dove sta ora l’azienda e quali sono le prospettive per il titolo.

Tanto per cominciare, la cassa: a fine 2013 Curis aveva 68,9 milioni di dollari, sufficienti (a maggior ragione dopo lo stop di CUDC-427) fino alla prima metà del 2016. Nel 2013 Curis ha incassato 15 milioni di dollari, tutti proventi derivanti dall’accordo con Genentech/Roche per Erivedge. Queste le cifre relative alla vendita del farmaco finora:

 

  USA EU
Periodo    
1Q-2Q12 10  
3Q12 10  
4Q12 10,9  
1Q13 13,8  
2Q13 16,2  
3Q13 21,5  
4Q13 28  
1Q14 17 10
     
2012 30,9
2013 79,5

 

I numeri sono in aumento sia su base annuale che trimestrale, con l’eccezione dei primi 3 mesi di ogni anno che fanno registrare vendite inferiori ai periodi seguenti. Sebbene si parli ancora di numeri modesti, due sono gli aspetti più importanti. In primo luogo, Roche ha dovuto inventare dal nulla un mercato, quindi creare consapevolezza nei medici e nei pazienti. Ipotizzando che in USA il numero di prescrizioni continui la lenta marcia intrapresa nel 2012 e immaginando un simile destino anche in Europa (tralascio gli altri mercati per il momento) è ragionevole credere che nel 2014 si possa toccare quota 150 milioni di dollari di fatturato per il farmaco, corrispondenti a circa 10 milioni in royalties per Curis. A rendere la previsione più conservativa vi è il fatto che i dati aggiornai dell’impiego di Erivedge in fase 2 nelle forme operabili di BCC suggeriscono che l’uso off-label del farmaco sia estremamente sensato per le forme più estese del tumore, anche come terapia adiuvante prima della rimozione chirurgica.

Il secondo aspetto, anche più importante, è che Roche continua a credere nell’Hh inibitore:

LEXINGTON, Mass., Oct. 4, 2013 (GLOBE NEWSWIRE) — Curis, Inc. (Nasdaq:CRIS), an oncology-focused company developing novel drug candidates for the treatment of human cancers, today announced that Roche initiated a Phase 1b/2 study of Erivedge® (vismodegib) in patients with relapsed/ refractory acute myelogenous leukemia (AML) and relapsed/refractory high-risk myelodysplastic syndrome (MDS). Roche and its wholly-owned subsidiary, Genentech, have developed Erivedge under a collaboration agreement with Curis.

Aberrant activation of the Hedgehog signaling pathway has been reported to play a role in the development of certain cancers including basal cell carcinoma (BCC) and AML. Erivedge is an oral drug designed to block abnormal Hedgehog pathway signaling, and has been approved for the treatment of advanced basal cell carcinoma (aBCC) in the US, Europe and a number of other countries. The current Phase 1b/2 clinical trial is designed to examine the potential benefit from Erivedge treatment for AML and MDS cancer patients. It is believed that selective targeting and blocking of the Hedgehog signaling pathway may have an effect on leukemic (stem) cell proliferation and survival.

Roche non è l’unica, ma di certo il fatto che spingano l’acceleratore sulla sperimentazione di Erivedge è un positivo segnale. In particolare, che lo si testi al di fuori del carcinoma basocellulare, cioè in mercati decisamente più lucrosi.

Gli Hedgehog inibitori hanno in passato mancato l’appuntamento con l’endpoint primario in numerosi trial che hanno riguardato le più sparute indicazioni al di fuori del BCC, nonostante ciò la concorrenza è ancora agguerrita e l’impiego di questi farmaci tutt’altro che caduto nel dimenticatoio, se è vero che Eli Lilly, Pfizer e Novartis stanno attivamente partecipando alla gara. Ecco una parte degli studi che coinvolgono Hedgehog inibitori attualmente in corso o che a breve inizieranno ad arruolare:

 

 

ERIVEDGE (selezione studi aperti)
Ph 2 AML + ribavirina +/- azacidina
Ph 2 pancreas + abraxane + gemcitabina
Ph 2 medulloblastoma  
Ph 2 BCC  
Ph 2 BCC + chirurgia
Ph 2 rrAML rrMDS citarabina
Ph 2 BCC 150 mg PO die
  PC neo-adiuvante NEOPACHI-001 + gemcitabina
Ph 2   in soggetti con mutazioni
Ph1 pancreas + sirolimus
Ph 2 BCC 2 regimi di erivedge
Ph 2 rr BCL CLL  
Ph1/2 sarcoma + RO4929097
Ph1/2 medulloblastoma + TMZ vs TMZ
Ph 2 aHNBCC + radioterapia
Ph 2 glioma pontino  
Note: lo studio è condotto da Roche
SONIDEGIB (selezione di studi)
Ph1 prostata 1q17 40 pts
Ph1 GVHD dopo HSCT
Ph1/2 pancreas + gemcitabina + abraxane
Ph1 TNBC + docetaxel 2q17
Ph1 pancreas 3q14
ph2 vari tumori mutazione PTCH1 o SMO
Ph2 AML 2q15 80 pts
Ph1 tumori solidi + paclitaxel 2q15
Ph1 gastroesofageo + everolimus 42 pts
Ph2 HER2- ER- BC  
Ph1 SCLC 21 pts
Ph3 MB vs TMZ 4q16
Ph1/2 MF + Jakafi 2q16
Ph2 rMM + lenalidomide
Ph1 tumori solidi + BKM120 (pan PI3ki)
Ph1 CMML, AML,MDS  

 

PF-04449913 (selezione di studi)
Ph 2 MDS, CMML 4q14 35 pts
Ph 2 AML alto rischio dopo trapianto
Ph1/2 AML/MDS 4q15 265 pts
Ph1 AML/MDS in Giappone, mono e combo

 

LY2940680
Ph1/2 SCLC 4q17 138 pts
Ph1 tumori solidi Giappone
Ph2 tumori solidi 4q15 70 pts
Note: MB Medulloblastoma; BCL B-cell Lymphoma; CLL Chronic Lymphocytic Leukemia; BCC Basal Cell Carcinoma; HNBCC Head/Neck Basal Cell Carcinoma; MDS Myelodysplastic Syndromes; SCLC Small Cell Lung Cancer; CMML Chronic Myelomonocytic Leukemia

Ora, tra tutti questi farmaci vale la pena ricordare che solo Erivedge è approvato.  Sono 18 gli studi aperti ad oggi che vedono coinvolto Erivedge, farmaco che verrà somministrato su un totale di quasi 2800 pazienti.

Considerando la cassa e lo stato di sviluppo di Erivedge dal punto di vista commerciale e terapeutico, continuo a sostenere che sotto quota 3,5 dollari Curis sia da comprare. Vediamo la situazione dal punto di vista dell’andamento del titolo:

 

CRIS a maggio 2014

 

 

Curis è scesa inizialmente sulla spinta nefasta della decisione da parte di FDA di bloccare la sperimentazione di CUDC-427 a causa della morte di una paziente. Il blocco è stato tolto, ciononostante il titolo non solo non ha beneficiato della rimozione, ma ha continuato imperterrito nella sua discesa negli abissi. Curis al momento paga lo scarso numero di eventi previsti per i prossimi mesi ed il ritardo accumulato a causa dell’hold di FDA. Tuttavia l’azienda è la stessa di un anno fa, quando quotava fra i 3,5 ed i 4$.

Al momento ritengo che il problema maggiore di Curis sia lo scarso interesse. ASCO impazza e Curis non ha nulla che riguardi i propri programmi, mentre la presenza dei partner Roche e Debiopharm non ha sufficiente impatto sull’andamento del titolo.

Tuttavia Curis al momento può contare sia sulle royalties di Roche che su due programmi interni in fase di sviluppo. CUDC-907 dovrebbe iniziare la fase di espansione nella seconda metà del 2014, Di CUDC-427 parlerò nella seconda parte dell’articolo ma dovrebbe riprendere esattamente da dove lo avevamo lasciato, sperando che con lui torni anche l’interesse sul titolo.

 

 

 

 

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