ASCO finalmente si mette in moto e anche io mi adeguo, iniziando dalla prima lettera dell’alfabeto e da una compagnia come Array, che finalmente inizia a costruire il proprio futuro con due importanti mattoni.

Ok, se non conoscete Array fate un bel respiro e date uno sguardo  agli articoli dedicati alla compagnia che ho scritto in tempi recenti e la pagina dedicata alla compagnia che comprende anche una rassegna stampa aggiornata ad ogni nuovo comunicato che emanano: 

Diamo uno sguardo a cosa si son portati dietro a Chicago e alle novità dei due MEK inibitori che potrebbero riservare più di una sorpresa …

Phase II double-blind, randomized study of selumetinib (SEL) plus docetaxel (DOC) versus DOC plus placebo as second-line treatment for advanced KRAS mutant non-small cell lung cancer (NSCLC).

Ok, siamo in zona tumore al polmone, con mutazione del gene KRAS, per la precisione. Vi suona familiare? Ne avevamo parlato anche in relazione di ArQule (ARQL) e Tivantinib e torneremo a farlo visto che anche loro hanno qualcosa da dire ad ASCO!

Veniamo al dunque. Pazienti randomizzati in due gruppi, in uno Selumetinib è stato somministrato assieme a docetaxel mentre nell’altro assieme a docetaxel i pazienti hanno preso del placebo. Endpoint primario, sopravvivenza globale (OS) mentre per i secondari si parla di sopravvivenza libera da malattia (PFS), tasso di risposta (ORR) e durata e PFS a sei mesi.

113 pazienti fra gli arruolati totali con mutazione KRAS, di questi 87 sono stati randomizzati nei due bracci (43 nel placebo, 44 nel braccio di Selumetinib). Sopravvivenza mediana che non raggiunge la significatività statistica ma che mostra un netto vantaggio a favore di Selumetinib: 9,4 mesi contro i 5,2 del placebo (p value = 0,20). Lo so,  il p value è così alto da far pensare che i dati non vanno bene… ma i numeri si riferiscono a soli 56 eventi e ad un follow up mediano di 219 giorni. Vogliamo riparlarne all’evento 87?

Vediamo gli endpoint secondari intanto e ci rendiamo conto che tutti sono a favore di Selumetinib:

  • ORR 37% contro 0% (p<0.0001)
  • PFS 5,3 mesi vs 2,1 (p value=0.0138)
E per quanto riguarda la PFS siamo già parlando di 71 eventi verificatisi. 

Eventi avversi di grado 3/4:

  • neutropenia 67,4% di Selumetinib vs 54,8 di docetaxel e placebo
  • neutropenia febbrile 15,9% vs 0% del braccio di controllo
  • dispnea 2,3% vs 11,9%
  • astenia 9,1% vs 0%
  • percentuale di abbandono dello studio 18,2% per Selumetinib vs 11,9


Efficacy and safety of oral MEK162 in patients with locally advanced and unresectable or metastatic cutaneous melanoma harboring BRAFV600 or NRAS mutations.

MEK162 nel dosaggio di 45 mg due volte al giorno.

66 pazienti: 42 con mutazione BRAF e 24 NRAS. Tutti i pazienti con mutazione NRAS e tutti tranne che due con mutazione BRAF con malattia allo stati IV e l’87,5% dei NRAS mutati ed il 66,7% dei BRAF mutati avevano già subito precedenti terapie prima di entrare nello studio.

Tradotto: sfida piuttosto ardua da affrontare.

29 pazienti BRAF muatati e 13 NRAS mutati valutabili per l’efficacia del trattamento:

  • BRAF + : 7 risposte parziali (PR, una confermata e 6 non confermate) e 9 soggetti con malattia stabile (SD).
  • NRAS +: 3 PR (due confermate e una non confermata) e 4 SD.


Array in conclusione.

Poche sentite parole sui 2 farmaci, quando entrano in fase 3?