Vascepa alla fine è stato approvato, con gran sollievo degli azionisti e dei poveretti incaricati di disegnare il sito internet del farmaco, che avevano gentilmente fornito un’anticipazione della homepage pochi giorni fa.
Mentre alcune questioni rimangono ancora oscure, come la designazione NCE o il dosaggio inferiore per cui era stata chiesta l’approvazione, continua a rimbalzare l’indiscrezione che vuole Pfizer (PFE) interessata ad acquistare Amarin (AMRN) al prezzo molto interessante di 31$ ad azione.
Andiamo con ordine. Ieri abbiamo vissuto la faccenda praticamente in diretta, sorbendoci un interminabile sospensione dalla contrattazione iniziata molto prima della chiusura della giornata borsistica. Un’abitudine fastidiosa che sta prendendo piede ultimamente che avrei anche potuto giustificare, se avessero impiegato quel tempo per stendere un comunicato stampa con qualche notizia succosa.
Invece, sono quasi più le domande che sorgono che quelle a cui viene data una risposta. Non sappiamo ancora se lo status di NCE (nuova entità chimica) verrà concessa o meno. Inizialmente Amarin aveva ipotizzato che la decisione sarebbe potuta scaturire anche in concomitanza all’annuncio dell’approvazione, ora invece sappiamo che dovremo attendere l’aggiornamento dell’Orange Book, previsto con molta probabilità verso ferragosto.
Vascepa, alla fine il nome è questo, è stato approvato per il trattamento di pazienti con elevati trigliceridi (>500 mg/dL). L’approvazione riguarda il farmaco al dosaggio di 4 grammi/die, mentre quello a 2 grammi/die sembra scomparso. Il fatto non è di secondaria importanza visto che il brevetto con numero finale 889 copre l’utilizzo del primo e non del secondo.
Quanto può essere interessante un’acquisizione in questo momento?
Premesso che inizialmente sembrava che il grave difetto di Amarin fosse la copertura dei brevetti, cosa che nel tempo è andata a sistemarsi ed ancora potrà essere perfezionata, ora il dito viene puntato sulla qualifica di NCE. La cosa, tanto per fare un esempio, non aveva minimamente toccato Vivus ed il suo Qsymia (Qnexa), ma per Amarin e Vascepa il destino è differente e non si parla d’altro.
La protezione di 5 anni concessa dall’essere NCE è vitale? Dipende dalla prospettiva. Se la si vede dal punto di vista di una big pharma, secondo me si, ma Amarin non lo è.
Chi vorrà, si parla di ipotesi al momento, acquisire Amarin sull’onda di questa approvazione e del fatto che rimane alla portata della piccola biotech ancora la fetta di mercato più interessante, cioè quella dei pazienti con valori di trigliceridi più bassi, dovrà sapersi difendere bene in tribunale.
Quanto è credibile l’ipotesi Pfizer? Più di quanto si possa immaginare.
Non sono un cacciatore di OPA e non tendo a vederne una dietro ogni angolo. Spesso diffido dai rumors indiscriminati e mi giro semplicemente dall’altra parte. Qui siamo oltre l’indiscrezione senza fondamento, anche se non ancora al livello di vera e propria notizia.
Amarin Corp., a cholesterol drug developer with no approved products, will retain a financial adviser to review alternatives and has fielded calls from more than a dozen interested parties, Chief Executive Officer Joe Zakrzewski said today in an interview.
Questo scriveva Bloomberg a fine 2011.
Anche AstraZeneca recentemente è stata accostata ad Amarin:
Business Week quoted Tim Anderson, an analyst for Sanford C. Bernstein & Co. in New York City, as saying that AstraZeneca stands ready to spend about $5 billion on acquisitions to boost its drug pipeline.
[…] AstraZeneca announced just last week the $1.26 billion purchase of Ardea Biosciences Inc., and officials at the time said more deals may be on the way.
Sia nel caso di AstraZeneca che di Pfizer, le compagnie possono contare una una vicinanza geografica ad Amarin, a vari livelli. Pfizer può vantare anche l’iniezione di denaro sonante dovuto alla vendita alla Nestlè del settore nutrizionale che le ha fatto incassare 12 miliardi di dollari.
Avevo parlato tempo tempo fa delle indiscrezioni riguardo ad un possibile slittamento della decisione di FDA, visto che Amarin ha più volte ribadito (anche ieri in conference call) di voler iniziare a vendere il farmaco ad inizio 2013. Ora che il giudizio c’è stato, positivo e puntuale, possiamo pensare che il motivo riguardi solo la preparazione di una forza vendite, o anche la negoziazione di una partnership se non addirittura di una transazione per vendere la compagnia?
oh, il ribasso penso sia un misto di sell on the news (data ieri sera) e il fatto che ancora non si conosca la designazione a nuova entità chimica (NCE). L’attesa da qui a metà agosto non è necessariamente lunga, ma alcuni probabilmente si piazzeranno in acquisto nei prossimi giorni… approfittando dello sconto, credo
beh… a dire il vero si… ma aspetto la chiusura!
Ma questo ribasso? Tu ne approfiteresti per un entrata?
Ciao Macariostra, a quanto possa arrivare non è facile da dire, 20$ sarebbe un buon prezzo ma con l’incognita su sto maledetto NCE (sta diventando una solfa come da noi con lo spread) ogni cifra è possibile…
ieri ero fuori a cena e continuavo a guardare il telefono per avere i tuoi aggiornamenti! a quanto può arrivare? grazie
si, la questione è semplice, se non è una nuova entità chimica non si capisce il senso dello studio REDUCE IT sugli eventi cardiovascolari… una volta stabilita l’efficacia e la tollerabilità nella fase 3 nei trial MARINE ed ANCHOR che senso ha richiederne uno differente, se stiamo sempre parlando della stessa minestra riscaldata? Il fatto è che, come al solito, FDA è imprevedibile…
amariniano non suona tanto bene, ma è OK. Anche il pelatone era daccordo sulla questione NCE se non ricordo male.