Natale si avvicina e questo significa che è il tempo giusto per un articolo sensazionalistico stile tabloid inglese. Non posso esimermi poi dal dividerlo in due, ben sapendo che difficilmente a questo mio di oggi seguirà una seconda parte. Sotto quindi.

Epizyme (EPZM).

ASH14 sotto tono, molto sotto tono. Mercato freddissimo per il semplice fatto che poco o nulla è cambiato rispetto ai dati annunciati lo scorso gennaio, dati che fecero schizzare la quotazione da 20 a 40$. Alla chiusura di ieri il titolo è a 17.5$ per una capitalizzazione di 650M$, che non è esattamente poco, ma comincia ad essere un livello da monitorare con attenzione. Qui il rischio è elevato, chiaramente, tuttavia la compagnia ha un secondo programma meritevole di interesse e comunque non è detto che quello inerente a EPZ-5676 sia da considerarsi fallito.

Questi in estrema sintesi i dati presentati ad ASH:

EPZM EPZ-5676 ash14

 

Epizyme continuerà a dosare il farmaco a 54mg/m2/die, dato che ad 80 e 90 non si è assistito ad un beneficio evidente, tuttavia è il caso di notare che non è stata formalmente raggiunta una dose massima tollerata. EPZ-5676 è chiaramente attivo come agente singolo, non credo sarà un problema anche impiegarlo in combinazione.

Rovescio della medaglia: in primo luogo costa ancora cara, in secondo luogo potrebbero mancare eventi  che trascinino il titolo.

 

EPZM 2015

 

 

Karyopharm (KPTI).

Karyopharm è un vecchio (per modo di dire) pallino, una di quelle IPO che mi sono lasciato sfuggire per poi pentirmene amaramente. Quando ho iniziato ad occuparmene quotava circa 16$, ora è più o meno al doppio, ma ha anche sfiorato i 50. Anche qui, dopo ASH, si è assistito ad una forte discesa motivata, immagino, più da dubbi circa la strategia della società che non dai dati di Selinexor. Karyopharm è convinta, sulla base dei dati ricavati in fase 1, di poter tentare la strada dell’approvazione nel trattamento del mieloma multiplo attraverso uno studio non randomizzato, in un modo non dissimile da quanto ipotizzato da Array (ARRY), giusto per fare un esempio, prima che FDA dia il benestare ad elotuzumab o a daratumumab. Parallelamente poi la società studierà il farmaco in combo con gli SoC Pomalyst, Revlimid ,Kyrpolis e Velcade. Anche qui, nulla di particolarmente nuovo sotto il sole.

Più interessante il fatto che Selinexor  inizi un altro studio potenzialmente registrativo nel trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B recidivo/refrattario (rrDLBCL). Lo studio si chiamerà, tristemente,  SADAL  (Selinexor and
Dexamethasone in Aggressive Lymphoma). L’orrido nome si aggiunge a quello degli altri studi che potrebbero portare direttamente all’approvazione dell’XPO1 inibitore: SOPRA (leucemia mieloide acuta recidiva/refrattaria) e SIRRT (sindrome di Richter).

SADAL nasce dalla premessa che in fase 1, anche se su pochi pazienti, i dati di Selinexor si sono dimostrati estremamente positivi. In soggetti estremamente pretrattati affetti da rrNHL i farmaco di Karyopharm ha condotto all’ottenimento di un tasso di risposta del 40% al dosaggio maggiore. Aspetto ancor più interessante è che nello studio sono stati inclusi 4 pazienti con doppia traslocazione, caratteristica che li rende molto difficili da trattare, i quali hanno ottenuto tutti una risposta.

Anche qui, rovescio della medaglia: costa cara ed il profilo di sicurezza può far sorgere qualche problema.

 

Mei Pharma (MEIP).

Anche qui, il post ASH ha lasciato un segno indelebile a causa dei dati poco brillanti di Pracinostat e di una nuova emissione azionaria. Il risultato è che rispetto a tre mesi fa la quotazione del titolo si è quasi dimezzata. Mei Pharma sta conducendo uno studio randomizzato ed in doppio cieco su pazienti affetti da sindromi mielodisplastiche e questo, assieme alla recente emissione, la fa annoverare fra le aziende con un evento binario in arrivo. Lo studio dovrebbe fornire dati attorno a marzo 2015, quindi fra non moltissimo. In questo caso i punti di forza dell’investimento, oltre all’ovvio evento binario sono la posizione di cassa, la capitalizzazione molto bassa ed un secondo programma basato sul colpire il metabolismo del cancro. Sebbene ci sia un evidente divario rispetto ad Agios (AGIO), non è da escludere che ME344 possa attrarre interesse.

MEIP ME 344 moa

 

Sorrento Therapeutics (SRNE).

Sorrento si trova in un limbo, dopo aver guadagnato il 25% ieri, grazie ad una notizia della quale vi parlerò fra poche righe. Rispetto ai minimi ed ai massimi delle ultime 52 settimane, rispettivamente 3,1 e 16,4 dollari, si trova a 7.3$, a +70% rispetto ad un mese fa. Situazione bizzarra e frutto di due eventi legati allo sviluppo futuro della compagnia, ossia al versante immunoterapico, ma con una strizzatina d’occhio al programma più avanzato Cynviloq, versione riveduta e corretta (secondo Sorrento) del blockbuster Abraxane.

Sostanzialmente questo è quello che è accaduto negli ultimi giorni. In primo luogo Sorrento ha annunciato la propria presenza al SABCS con poster riguardanti un anticorpo bispecifico anti-MET/PD-L1 ed un ADC anti-MET. Capite che si tratta di materiale potenzialmente esplosivo, ma relegato ancora nelle fasi più acerbe della sperimentazione. Cionondimeno, il 12 dicembre il titolo chiudeva a 5,8 dollari. Il carico lo ha messo poi la notizia diffusa ieri, ossia della collaborazione con Patrick Soon-Shiong per la realizzazione di trattamenti next-gen in ambito oncologico e di malattie autoimmuni attraverso una JV dall’eloquente nome di “The Immunotherapy Antibody JV”.

Ora, la notizia ha due piani di lettura. Il primo e più ovvio è una testimonianza di quanto di buono possa produrre la fase più acerba della pipeline di Sorrento. Il secondo piano di lettura è più stuzzicante e riguarda la persona di Patrick Soon-Shiong. Costui, oltre ad essere il medico più ricco di sempre (espressione abusata ma che rende bene l’idea) è stato il fondatore di Abraxis ed American Pharmaceutical Partners, vendute tutte e due per una cifra complessiva di oltre 9 miliardi di dollari.

La storia vi ricorda per caso quanto accaduto a Ziopharm? Bene, se ricordate la tesi di investimento alquanto fortunata che potai avanti con l’ingresso di Randal Kirk, non faticherete a capire dove sto andando a parare. Molte le analogie: un miliardario (che ha fatto soldi vendendo compagnie farmaceutiche) che scommette su una small cap che faccia da incubatrice per progetti estremamente innovativi mentre è  in procinto di lanciare una IPO per quel che riguarda l esistente compagnia (Intrexon per Kirk, NantHealth per Soon-Shiong). In questo caso però si va anche oltre. Mentre a Kirk di palifosfamide non interessava nulla, si da il caso che Soon-Shiong sia colui che ha inventato Abraxane, farmaco rispetto al quale Sorrento sta ora cercando di dimostrare la bioequivalenza di Cynviloq. Lo studio sta attualmente reclutando e, stando alle indicazioni della compagnia, dovrebbe dare i suoi frutti ad inizio 2015 (io opterei per 2q15).

Se ricordate la mia tesi di investimento in Ziopharm si basava sul fallimento di palifosfamide e conseguente ingresso, qui si potrebbe ipotizzare uno scenario simile, ovviamente questo significherebbe non dar credito al fatto che Soon-Shiong possa trovare interessante Cynviloq