Oggi si parla di glioblastoma (GBM) e lo stesso accadrà domani. I due articoli saranno sviluppati dal punto di vista di due compagnie differenti. Cominciamo da Cell Therapeutics, mentre domani ci occuperemo di una compagnia che ha alcuni punti in comune con Molmed.

Anche oggi l’amico Marco, il mio angelo custode di CTIC, mi ha girato all’istante la press release su Opaxio e l’inizio della fase 2 che vedrà opaxio investigato in pazienti affetti da Glioblastoma. Se la faccenda non vi sembra tanto nuova… è perché ne avevo già scritto non molto tempo fa (clicca qui se non riesci a resistere alla voglia di leggere l’articolo precedente).

La PR di cell Therapeutics comincia così:

Mentre lo studio iniziale vedeva Opaxio impiegato in associazione con temozolomide e radioterapia, qui la scelta è di confrontare i due radio sensibilizzanti randomizzando i pazienti 2 a 1. La scelta è interessante anche se un ulteriore braccio con l’impiego dei due farmaci insieme alla radioterapia lo sarebbe stato di più, con l’inconveniente di dover allargare lo studio e di aumentare i costi però.
Altra scelta interessante è quella di perseguire la strada del reclutamento di pazienti con MGMT positivo. Questo paragrafo è preso da un comunicato di Cell Therapeutics del 22 novembre 2010:

Considerato che il 55% dei tumori GBM esprime MGMT, un gene che annulla l’effetto degli agenti chemioterapici
alchilanti quali TMZ, stiamo cercando di capire se i risultati di PPX in questo trial siano associati o meno con l’attività antitumorale in questa popolazione altrimenti resistente a TMZ, il che potrebbe determinare un percorso di sviluppo clinico accelerato per PPX nei casi di MGMT
+ GBM”.

La vera notizia su Opaxio, opzioni di Novartis a parte, sarà quella relativa allo studio del Gynecologic Oncology Group (GOG). Questa di oggi potrebbe essere un mattoncino, a patto che ci sia un progetto dietro.

Cosa hanno potuto osservare quindi per spingerli a continuare sulla strada del MGMT positivo?

“Uno studio di fase I/II […] ha mostrato risultati incoraggianti con una sopravvivenza mediana libera da progressione di 13,5 mesi. A giugno 2011 due dei 4 pazienti esaminati retrospettivamente e risultati positivi per l’espressione di MGMT hanno riportato sopravvivenze libere da progressione superiori a 16 e 18 mesi” ha dichiarato il dottor Mrugala. (Jepayalan et al, ASCO 2011).

Oh, il grassetto è roba mia e lo studio al quale si riferisce il dottor Mrugala è quello di cui parlavo prima, nel quale TMZ e Opaxio venivano utilizzati insieme. L’analisi retrospettiva su quattro pazienti sembra misera, ma c’è del razionale dietro a questa scelta e sulla questione numerica non possiamo dire molto visto che lo studio era ridotto.

Uno sguardo alla concorrenza, ecco alcune delle fasi 2 e 3 su pazienti con glioblastoma e con MGMT non metilato o analisi dell’espressione.

  • “Temozolomide and Procarbazine With Cilengitide for Patients With Glioblastoma Multiforme Without Methylation of the MGMT Promoter Gene (ExCentric)”.  Merck dati attesi per il 2014.
  • “Bi-weekly Temozolomide Plus Bevacizumab for Adult Patients With Recurrent Glioblastoma Multiforme”. Genentech ed Avastin, i nemici numeri uno di Opazio, qui i dati dovrebbero arrivare nella prima metà del 2013.
  • “Radiation Therapy and Temsirolimus or Temozolomide in Treating Patients With Newly Diagnosed Glioblastoma”. studio sponsorizzato dal National Cancer Institute (NCI). Si tratta di una fase 2 i cui dati sono attesi entro la dine del 2012 e che misureranno la sopravvivenza globale in pazienti ai quali verrà somministrato  temsirolimus prima, durante e dopo la radioterapia.

Conclusione.

La notizia di oggi non è di per se una novità, cambia quindi poco nel complesso. Vedrei molto bene questa nuova vita di Opaxio accompagnata dal nuovo farmaco “promesso” da James Bianco tempo fa. Il campo dei vaccini terapeutici è potenzialmente rivoluzionario ed in diversi casi ha dimostrato, anche in pazienti con glioblastoma, di poter offrire benefici ragguardevoli, anche se in fasi cliniche non ancora registrative. Il più interessante e promettente rimane di sicuro Rindopepimut di Celldex Therapeutics ($CLDX) che ha provato, in un numero di pazienti elevato, di essere efficace nel prolungare la sopravvivenza e la progressione della malattia indipendentemente dalla metilazione dell’MGMT. L’impiego di un vaccino terapeutico associato ad Opaxio come sensibilizzante nella radioterapia avrebbe un senso anzi, avrebbe molto senso.

La vera notizia su Opaxio, opzioni di Novartis a parte, sarà quella relativa allo studio del Gynecologic Oncology Group (GOG). Questa di oggi potrebbe essere un mattoncino, a patto che ci sia un progetto dietro.