Ah, Mannkind. Detto che titoli di articoli nei quali si sfrutta il gioco di parole con il termine “opzioni” sono a completo appannaggio del Principe Haran Banjo, lo scorso fine settimana si è verificato un proficuo scambio di posta elettronica fra il suddetto e lo scrivente. Voglio dare una sistemata al portafoglio virtuale in modo da renderlo di più semplice consultazione e comprendente investimenti in opzioni sfruttando i suggerimenti e le competenze di Marco e, appunto, di Banjo. Nel discutere di ciò per la parte riguardante put e call, il Principe ha avanzato quella che mi pare una soluzione di notevole interesse che potrebbe benissimo affiancare le operazioni che normalmente conduco attraverso questo blog: sfruttare le opzioni nell’ambito degli eventi binari.

Questo è quello che accade quando due avidi bevitori di grappa si confrontano: intuizione, rottura degli schemi, magia pura e semplice. Ok, forse sto esagerando…

Voglio provare a contestualizzare alcune compagnie in modo da permettere al Principe di pianificare una strategia che sfrutti l’attesa per i dati. Vediamo se Mannkind (MNKD), compagnia che già segue, fa al caso suo.

Oh, lo scrivo in grassetto perché credo che sia una delle poche cose che ho afferrato fra i concetti di investimento utilizzando put e call: l’accuratezza della strategia dipende dallo scenario, quindi se le cose vanno male la colpa è mia, non del Principe.

Torniamo a noi ed a Mannkind.

Mannkind è una compagnia alquanto insolita che si fonda quasi esclusivamente su due pilastri, le iniezioni di contante (ad un tasso di interesse piuttosto basso) del CEO Al Mann e sulle possibilità di futura commercializzazione di Afrezza, che poi altro non è se non  un dispositivo per consentire l’inalazione di insulina a beneficio dei soggetti diabetici.

L’insulina spray, detto in modo brutale, è uno di quegli ostacoli sui quali le compagnie farmaceutiche hanno lasciato menisco, tibia e femore nel tentativo di saltare. Due sono i nomi che subito saltano alla mente: Pfizer con Exubera e Generex con Oral Lyn, ma la lista è lunga. Il fatto che Pfizer sia un colosso e che Generex si sia pressoché auto-eliminata dallo scenario borsistico mondiale ci dicono due cose, in primo luogo che se Pfizer si era affacciata al mondo dell’insulina inalabile un certo quel motivo lo deve avere avuto, in secondo luogo che fondare tutte le proprie speranze su un obiettivo tanto ambizioso può avere conseguenze catastrofiche. Mentre Pfizer è riuscita ad ottenere l’approvazione di Exubera per poi levarlo dal commercio dato lo scarso riscontro economico seguito poi dalla seconda bandiera bianca alzata da Nektar (NKTR), la quale annunciò di non voler cercare altri partner per commercializzare l’insulina inalabile. Eravamo nel 2008 ed Exubera era stata approvata solo pochissimi anni prima ma già si era diffusa la preoccupazione riguardo possibili danni ai polmoni, compreso il rischio di tumore al polmone che si era manifestato in misura maggiore nei pazienti ai quali era stato sottoposto il prodotto in fase sperimentale, rispetto al placebo. Questo ha fermato Pfizer, ma non altre compagnie che hanno voluto provarci. Ad oggi, tolte università ed associazioni, fra le compagnie farmaceutiche l’unica che arruola in studi su questo tipo di composti è Mannkind, stessa cosa per gli studi non ancora conclusi ma che hanno già arruolato tutti i pazienti. Ed è proprio per questi ultimi che oggi sto scrivendo questo articolo.

Lo studio 171 ed il 175 sono due fasi 3 che servono a Mannkind per poter ambire all’approvazione presso FDA. Il 171 è uno studio a tre bracci nei quali pazienti con diabete di tipo 1 verranno assegnati ad un braccio di controllo nel quale adotteranno un’insulina ad azione rapida o ai due bracci attivi, uno dei quali prevede l’impiego della nuova generazione di inalatori di Mannkind e l’altro quella passata chiamata “MedTone inhaler”. Lo studio determinerà efficacia e sicurezza sia della nuova generazione di inalatori rispetto alla precedente, sia rispetto al gruppo di controllo.

Experimental: Technosphere® Insulin with MedTone C Inhaler

Subjects will receive TI with the MedToneC inhaler and remain on the basal insulin they were taking prior to study entry
Drug: Technosphere® Insulin with MedTone C Inhaler

Inhalation Powder and injectable insulin
Active Comparator: Aspart Group

Subjects will receive insulin aspart and remain on the basal insulin they were taking prior to study entry
Drug: Insulin Aspart in combination with a basal insulin

Injectable insulin
Experimental: Technosphere ® Insulin-Gen2 Group

Subject will receive Technosphere Insulin with Gen2 Inhaler and remain on the basal insulin they were taking prior to study entry
Drug: Technosphere ®Insulin with Gen2 Inhaler

Inhalation Powder and injectable insulin

Lo studio 175 avrà solo due bracci:

Experimental: TI inhalation powder

technosphere insulin powder added to 1 – 3 stable OADs
Drug: Technosphere Insulin

Technosphere Insulin Inhalation Powder
Placebo Comparator: Technosphere inhalation powder

technosphere powder (with no insulin) added to 1 – 3 stable OADs
Drug: Technosphere Inhalation Powder

Placebo Comparator

In questo caso lo studio è in doppio cieco vs placebo e vede coinvolti pazienti con diabete di tipo 2 naive all’insulina, che abbiano valori di HbA1c compresi fra il 7,5% ed il 10%, sotto esclusivo trattamento con  metformina o due o più farmaci antidiabetici orali con dosaggi stabili nei tre mesi precedenti l’arruolamento.

Ora, sia lo studio 171 che il 175  prevedono 24 settimane di tempo per poter determinare l’endpoint primario, ossia la variazione di livelli di emoglobina glicosilata rispetto alla baseline, ma nel primo dobbiamo aggiungere altre 4 settimane iniziali e 4 finali. Sappiamo che l’arruolamento delle due fasi 3 si è concluso ad inizio ottobre 2012 ed è quindi sensato puntare a maggio per la prima raccolta dei dati e all’estate per la loro divulgazione, probabilmente in agosto.

Mannkind, dove Pfizer e Generex hanno fallito?

La risposta più sensata in questo caso dovrebbe essere, a chi importa? Stiamo ragionando in termini di attesa dei dati da sfruttare investendo attraverso opzioni, non dovrebbe essere importante sapere come andrà a finire la storia. Invece in parte lo è, visto che pochi hanno aspettative nei confronti dei disastri annunciati. Pochi, ho scritto, non nessuno.

Detto del fallimento di Pfizer con Exubera, stessa sorte è toccata ad Oral Lyn di Generex (GNBT) che ha però avuto ancor meno tempo e spazio di commercializzazione, solo pochi mesi in India e senza nessun ricavo da notare. Mentre ora Generex campeggia nel mercato OTC e quota 0,04$ Mannkind ha una capitalizzazione 40 volte maggiore e quota 2,64$ nel mercato principale. A cosa dobbiamo questa differenza?

Exubera, cosa vi sembra si possa inalare con quell'aggessio?

Exubera, cosa vi sembra si possa inalare con quell’aggeggio?

Non l’ho detto ma è facile da intuire, il mercato legato al diabete ha una portata eccezionale, e questo ha spinto anche un colosso come Pfizer a provarci. L’ostacolo è ovviamente il tipo di somministrazione, ma se Exubera poteva sembrare un bong (date uno sguardo all’immagine se pensate che stia scherzando), l’apparato di Mannkind è discreto e simile alle pompette usate da chi soffre d’asma.

Mann ha confermato di recente al JPM Healtcare che sondaggi effettuati nel 2008 affermavano che solo il 28% degli interessati si era dimostrato disponibile ad utilizzare insulina attraverso un inalatore. Stesso sondaggio l’anno seguente e la percentuale era salita al 48%. Mannkind sostiene che oggi il 95% dei medici si sentirebbe di prescrivere Afrezza, il che è leggermente differente dal dire che il 95% di pazienti lo impiegherebbe, ma ci si può attaccare alla convinzione che i soggetti in questione seguano quanto prescritto loro dal medico, almeno in buona parte. Chiaro è che il 48% degli intervistati mostratisi favorevoli nel 2009 non ha tempestato di telefonate ne Pfizer ne Nektar per riavere indietro il loro bong.

Il nocciolo del discorso che il CEO di Mannkind ha proposto alla conferenza e che già nelle occasioni durante le quali aveva commentato le fasi di sviluppo del dispositivo è legato al fatto che Afrezza non dovrebbe essere valutato come una insulina da inalare, bensì semplicemente una terapia contro il diabete o, perlomeno, alcune forme di esso.

I "Dreamboat" di Mannkind

I “Dreamboat”, ossia gli inalatori di Mannkind.  In questo caso è il nome a far pensare che  ci si possa aspirare altro, rispetto all’insulina.

I punti cardine di questa convinzione sono legati sia al comportamento del principio attivo di Mannkind che rispetto alla concorrenza replica in modo più fedele ciò che avviene nei pazienti sani, sia al profilo di sicurezza di Afrezza che in tutti i trial svolti finora non ha mostrato di essere legato ad una maggior incidenza di eventi cardiovascolari avversi o a sviluppo di tumori. Da ottobre, data dell’ultima emissione azionaria, ad oggi il titolo è in risalita quasi costante. Opzioni?

Post scriptum.

Avrei voluto scrivere di Mannkind per un’altra questione riguardante il settore oncologia della loro pipeline. L’articolo galleggiava nella mia mente da tempo senza però approdare a nulla di tangibile, fino al fitto scambio di mail col Principe. Ora, l’articolo che avrei voluto scrivere io presupponeva il crollo totale della quotazione a seguito del fallimento di Afrezza. Uno dei motivi di interesse della pipeline di Mannkind riguarda lo sviluppo di Btk inibitori, motivo di un recente anche se non recentissimo accordo con Tolero Pharmaceuticals, in base al quale Mannkind ha ceduto la licenza mondiale per lo sviluppo di tali composti per una cifra che a seconda degli obiettivi raggiunti potrà arrivare a 130 milioni di dollari.

Se avete letto i miei articoli precedenti sapete quanto questo tipo di tirosin-chinasi sia considerato promettente in ambito ematologico, visto i successi di Ibrutinib di Pharmacyclics (PCYC) ed all’acquisto di Avila da parte di Celgene. Lo ricordo ancora, il fatto di condividere il bersaglio non garantisce che il farmaco abbia lo stesso tipo si efficacia e sicurezza, ma male di certo non fa, specialmente per il portafoglio.

Ora, Tolero è una compagnia privata e quindi non la troviamo sui listini, quindi vi starete chiedendo per quale motivo, royalties sulle vendite a parte, si dovrebbe puntare su Mannkind, vero?

Il motivo è semplice, visto il tipo di stipula:

 MannKind has an option to re-acquire the rights to the program at pre-specified terms until 60 days after the conclusion of the first Phase 1 study. If MannKind exercises this option, then MannKind would assume responsibility for developing and commercializing products and Tolero would become entitled to receive the milestone payments, royalties and sublicensing revenues specified in the agreement.

 

In buona sostanza, se qualcosa di buono esce dalla fase 1 Mannkind si riprende, pagando, il Btk inibitore. Se dalla fase 1 non esce nulla, problemi per Tolero, visto che Mannkind nell’eventualità in cui Afrezza vada male avrebbe comunque grane ben maggiori, ma probabilmente non a livello economico.

Tanto, paga Al Mann.