Medigene AG (MDG1) ha messo a segno due importanti colpi in linea con la strategia aggressiva delineata dopo l’acquisizione di Trianta: portare avanti il segmento di pipeline legato all’immunoterapia. Prima tappa di questo excursus è la concentrazione delle risorse verso i programmi più importanti e l’assegnazione del resto a partner interessati. Ho già avuto modo di dirvi come siano riusciti a mettere in pratica tutto ciò in modo mirabile, la sintesi del concetto è espressa in questa immagine della pipeline:

medigene ag mdg1 pipeline

Come potete vedere tutto ciò che non è derivante dall’acquisizione di Trianta è concesso in licenza ad altri, consentendo a Medigene di dare priorità a quello che presumibilmente sarà il core business del futuro. Per far ciò, si rende necessario spendere tempo e danaro e visto che l’adagio recita: “il tempo è denaro” si deduce che occorre spendere denaro al quadrato. Vi chiedo scusa in anticipo per questa terribile e trita battuta, ma comincio ad aver bisogno di ferie anche io.

Per scalare la vetta impervia e sempre più affollata dell’immuno/oncologia servono soldi quindi e Medigene AG mette a segno due mosse utilissime in tal senso. In primo luogo mette mano a quella che è la propria partecipazione in Immunocore:

Martinsried/Munich, 24 June 2014. Medigene AG (MDG1, Frankfurt, Prime Standard) has decided to convert its shareholding in the private UK based company Immunocore Ltd. into a different class of shares with upside potential. With this share restructuring Medigene’s shares convert into 64,815 “Ordinary Shares” whose value will be directly linked to the enterprise value of Immunocore and its future development. After the conversion into “Ordinary Shares” at a current value of approx. GBP 2.8 million Medigene holds 3.07% of Immunocore. Medigene’s previous shareholding in Immunocore amounted to 3,373,318 “A Ordinary Shares”. These were equivalent to a voting right of 17.45% of all shares in certain cases, but the value of these “A Ordinary Shares” was limited to a maximum of approx. GBP 2.8 million. The share restructuring and the conversion basis was jointly decided by Medigene and the shareholders of Immunocore Ltd.

In sostanza accade questo: nel 2008 Medigene ha dato vita ad una entità distinta chiamata Immunocore, nella quale ha mantenuto un certo numero di azioni privilegiate che garantivano circa il 17% di quota per il voto ma che avevano l’handicap di poter essere convertite ad una cifra massima di 2,8 milioni di sterline, indipendentemente dal valore della compagnia.

Prima la situazione era questa:

Medigene’s shares in Immunocore Ltd. amount to 3,373,318 A Ordinary Shares. In certain cases, these A Ordinary shares are equivalent to a voting right of 17.45% of all shares. As already communicated, according to the Articles of Incorporation the value of these shares may amount to a maximum of approximately £2.8 m in case of a future divestment. This also applies if Immunocore Ltd. is sold to a third party. In case of an IPO of Immunocore Ltd. or in case of an optional share restructuring, Medigene’s shares will be converted to Ordinary Shares at a total value of approximately £2.8 m. Thus the number of Ordinary Shares is determined by the enterprise value of Immunocore Ltd. at the date of a transaction. Ordinary shares participate directly in the development of the enterprise value.

Si da il caso che Immunocore abbia da allora riscosso un enorme successo in termini di sviluppo della compagnia, assicurandosi partner di peso come GlaxoSmithKline, Genentech ed AstraZeneca attraverso MedImmune. La crescita di Immunocore finora è stata esempio di ciò che da Medigene è potuto scaturire, da ora in poi potrebbe anche essere una fonte di guadagno. A Medigene tuttavia, i soldi servono da subito, quindi ha provveduto a racimolarli nel modo più semplice possibile, attraverso una emissione azionaria:

27 June, 2014. Today the Executive Board of Medigene AG (MDG1, Frankfurt, Prime Standard) resolved, with the approval of the Supervisory Board, upon a financing package for the further clinical and preclinical development of its immunotherapy programs. By issue of new shares at an expected subscription price of EUR 5.00, and convertible bonds at an expected conversion price of EUR 5.00, the company expects to generate gross proceeds of up to EUR 28.8 million. The new shares and convertible bonds will be offered to all existing shareholders. Medigene’s partner and investor, SynCore Biotechnology Co., Ltd. has indicated its intention to participate in the capital increase at least within the scope of its subscription rights. Any new shares and convertible bonds not subscribed for will be offered to investors in Europe and other select countries in private placements.

Quindi nuove azioni e bond emessi a 5 euro e da quell’annuncio ad oggi la quotazione ha sostanzialmente tenuto botta in modo confortante. Medigene si aspetta di portare in cassa 28,8 milioni di euro dall’operazione che si concluderà il 14 luglio e questa cifra andrà ad aggiungersi a quanto già hanno e che sarebbe dovuto bastare fino al secondo trimestre 2015.

Come chiaramente riportano nella PR lo scopo del finanziamento è quello di sostenere lo sviluppo della pipeline che affonda le radici nella tecnologia di Trianta, con particolare riguardo verso i vaccini dendritici attualmente in sperimentazione e la piattaforma di terapia cellulare che prevede l’uso di linfociti T modificati. Sebbene siano 2 gli studi che impiegano i vaccini di Trianta attualmente in corso, sono entrambi condotti da terze parti, Medigene quindi intende dar luogo ad una nuova sperimentazione già a partire da quest’anno, coinvolgendo pazienti affetti da leucemia mieloide acuta (AML). In parallelo, continuano gli sforzi per condurre alla sperimentazione clinica una terapia genica che sfrutti linfociti T con recettori modificati. L’ambito sarà sempre quello ematologico, settore nel quale c’è enorme fermento grazie a Novartis ed alla sua terapia CART19, o al recente accordo strappato da Cellectis a Pfizer.

La vetta della montagna è ancora lontana, ma Medigene capitalizza poco, ha cassa e sa a quali appigli aggrapparsi per scalarla.