Ci sono tre cose di me che devo dirvi. Tanto per cominciare, il caldo mi fa andare ai pazzi. In secondo luogo, sono il classico tipo che predica bene e razzola male, quello che non va mai dal medico ma se tu hai un raffreddore non esita a dirti di andare a farti vedere da qualcuno, perché è meglio prevenire che curare. Sempre pronto a dare un consiglio, anche non richiesto, ma poco incline a comportarsi di conseguenza.

Ultima cosa, non riesco a resistere alla tentazione di riportare alla luce vecchi modi di dire o cercare di imporre di nuovi. Ecco, vorrei che fra un anno ogni investitore biotech rispondesse alla domanda “Che fai di bello? Che hai comprato di recente?” con la frase “Ultimamente? Vado binario!”. Io poi aggiungerò: “Che brutta tosse… fossi in te andrei a farmi vedere dal medico”.

Cosa significa “andare binario”? Teoricamente significa guadagnare, ma per farlo bisogna affrontare una delle sfide più difficili e rispettare una delle regole più importanti… mai innamorarsi di un titolo.

Un evento binario, nell’ambito dell’investimento in titoli farmaceutici è un appuntamento che può condizionare il corso di una compagnia in modo più o meno marcato. Investire sugli eventi binari significa investire sull’aspettativa che si viene a generare nell’attesa che questo appuntamento arrivi. Il modo migliore per approfittare di queste occasioni è quello di tenere un calendario con le date che più possono tornare utili alla causa.

La maledetta capitalizzazione.

Scegliere quali titoli includere e quali no è una questione legata a diversi aspetti, fra i più significativi includerei la capitalizzazione delle compagnie Io normalmente non considero compagnie che capitalizzano più di 5 miliardi di dollari e sono particolarmente attratto da quelle sotto i 500 milioni, ognuno dovrebbe però  prendere questa decisione considerando che a parità di evento, una capitalizzazione ha un rischio maggiore correlato anche ad un possibile beneficio più rilevante. L’approvazione di un farmaco con potenziale mercato di 250 M$ avrà più impatto su una compagnia che capitalizza 100 M$ piuttosto che su una che ne capitalizza 500, a parità di condizioni. Il rovescio della medaglia è che spesso aziende che capitalizzano meno di 100 M$ normalmente si trovano in quella condizione per un motivo… specialmente se sono sul mercato da diverso tempo.

Qui bisogna fare una precisazione. Spesso ricevo mail che mi chiedono di compagnie che quotano cifre bassissime e con capitalizzazioni minuscole. Il giudizio sui farmaci prescinde dalla possibilità di guadagno. Faccio un esempio per capirci (Marco, lo so che su BPAX la vediamo diversamente… e so che capirai il senso di questo esempio).

Biosante (BPAX) in pratica non ha nemmeno un farmaco. Libigel non funziona, l’altro gel non si vende, i vaccini antitumorali sono una mezza barzelletta. Questo è il mio giudizio, ovviamente, non si tratta della Verità con la “V” maiuscola.

Da qui a dire che con BPAX non si possa guadagnare però ce ne corre. BPAX capitalizza 50M$ principalmente per il motivo che vi ho descritto poche righe sopra. BPAX è uno strumento ideale per speculare e se domani mattina qualcuno che collabora con Seeking Alpha iniziasse a promuovere in modo spropositato il titolo, potreste vederlo fare guadagni a due cifre. Come nel basket la ragione si da a chi segna, anche se lo fa con un tiro mal costruito, nel modo borsistico se guadagni hai ragione. Punto.

BPAX ha goduto e godrà forse ancora dei favori dell’opinione di alcuni investitori e potrà generare ulteriori interessi? Certo che si. BPAX sta cavalcando l’onda dei vaccini terapici per il cancro, settore ancora in auge che si può rinvigorire con un semplice comunicato stampa pieno zeppo di buone intenzioni e vecchi dati.

La validità di un farmaco o meno, non è strettamente legata al successo dell’investimento. Ma se è vero che investendo su compagnie con  farmaci poco interessanti può generare comunque un guadagno, a maggior ragione il concetto vale per chi invece in pipeline ha qualcosa di prelibato che bolle in pentola.

L’evento binario arriva presto, finisce presto e i solito non pulisce il water.

Esistono diversi tipi di eventi binari nel mondo farmaceutico, i migliori sono quelli con una data certa. Possono essere:

  1. approvazione di un farmaco
  2. rilascio di dati su studi clinici
  3. discussione di un candidato all’approvazione negli AdComm
  4. eventi legati alla società come assemblee, offerte di acquisizione con scadenza ecc.

L’idea è che l’evento susciti interesse ed attesa e che questo si traduca in una salita della quotazione. Altro concetto importante è che per evitare il rischio che l’attesa si trasformi in un mare di lacrime per un esito negativo, bisogna identificare una data oltre la quale non mantenere aperta la posizione. Un uscita di sicurezza insomma.

Queste date, quella di ingresso e quella di uscita, dovrebbero essere messe ben in evidenza sul vostro calendario. Io segno le prime con una etichetta verde e le seconde in diverse gradazioni di rosso. Tipo semaforo.

Come inserire le date?

Iniziamo da quelle di ingresso.

Se una compagnia fa richiesta di autorizzazione per un farmaco, l’iter burocratico prevede che l’ente gestore (sia FDA che EMA) abbia a disposizione un certo tempo per decidere se tale domanda verrà accettata o meno. Questo giudizio preliminare non ha a che vedere con l’approvazione del farmaco, ma solo della pratica che accompagna la richiesta. Normalmente la risposta arriva nel giro di due mesi e nel caso di FDA include anche l’indicazione della data entro la quale prevede di dare risposta riguardo l’approvazione vera e propria.

Esistono due tipologie di revisione per FDA: la standard review e la piority review. Nel primo caso FDA impiega 10 mesi di tempo dalla presentazione della domanda (quindi circa 8 mesi dall’accettazione della domanda, visto che impiegano circa 2 mesi per decidere se accettare la pratica o meno) mentre per la priority impiega 6 mesi (4 dopo l’accettazione).

Difficilmente le domande non vengono accolte, ma entrare dopo che FDA ha giudicato ammissibile la domanda mette al riparo da un altro rischio, che una richiesta di priority venga bocciata a favore di una standard, con le conseguenze del caso sulla quotazione.

Una volta che il processo si è avviato, le considerazioni da fare sono sulle potenzialità del farmaco, sulla situazione di cassa e sulla capitalizzazione. La questione della disponibilità finanziaria è particolarmente importante. Le compagnie sfruttano a loro modo l’aspettativa degli investitori sulla possibile approvazione di un farmaco e sfruttano la salita che noi inseguiamo per emettere nuove azioni. Lo fanno per due semplici motivi:

  • se il farmaco viene approvato avranno già i soldi per commercializzarlo.
  • se il farmaco viene bocciato la quotazione crolla… e raccogliere fondi diventa più difficile sia per una questione di fiducia, che per una questione di convenienza… vendere 10 milioni di azioni a 4$ è una cosa… venderle a 0,4$ un altra. er incassare la stessa cifra la compagnia si vedrà costretta a vendere azioni in numero 10 volte maggiore.

La procedura per l’approvazione in Europa è simile, ma la mancanza di una data certa rende l’investimento più stressante. Senza contare che gli americani se ne freegano dell’Europa.  Ma questo è un altro discorso.

Quello che è fondamentale ricordare per le pratiche nel nostro continente è che l’evento binario non è l’approvazione di EMA ma il parere del CHMP. Da questa estate il comitato per i farmaci ad uso umano renderà pubblica la sua agenda, rendendo un filino più semplice il compito dell’investitore, anche se operare su titoli in attesa presso FDA rimane molto più semplice e comodo.

Prendiamo ad esempio l’ultimo inserimento nel portafoglio virtuale, Aegerion (AEGR).

AEGR ha un’approvazione in vista ed ha appena battuto cassa. Candidata ideale per un ingresso.

Mercato di nicchia, anche se con qualche concorrente di troppo che potrebbe rovinare la festa, capitalizza poco più di 300 milioni. Ha lo svantaggio di quotare oltre 14 $, cosa che blocca psicologicamente alcuni investitori ma ha il pregio di avere una data certa e di essere a scartato rischio emissione azionaria, avendolo appena fatto.

Nota sull’uso del Calendario.

Ok, AEGR è l’esempio per quanto riguarda le approvazioni in USA. Abbiamo detto quali possono essere i criteri di scelta del titolo ed il momento migliore per l’ingresso.

E per l’uscita? Detto che ogni guadagno in doppia cifra per investimenti di una certa entità sia da solo un buon motivo per sbarazzarsi di un titolo, una possibile variante potrebbe essere aggiornare gli stop loss di volta in volta, cosa che comunque non ripara da possibili disastri a mercato chiuso.

Bisogna ricordare che il verdetto di FDA può arrivare in qualsiasi momento, la data dell’approvazione è da intendersi indicativa, può essere una settimana prima come una dopo o addirittura FDA può richiedere altri 3 mesi per esprimersi. In sostanza, vendere  anche un mese prima può fare la differenza fra un buon guadagno ed una brutta sorpresa. Meglio sicuri che pentiti.

Stesso ragionamento può essere fatto nel caso della diffusione dei dati degli studi clinici o di assemblee particolarmente importanti, il consiglio è sempre di uscire prima.

Caso particolare sono gli AdComm o Advisory Committee. Sono riunioni di esperti convocati da FDA per decidere se un farmaco sia meritevole o no di approvazione e, sebbene non costituisca un vincolo per la decisione di FDA, incide moltissimo sulla quotazione.

La precauzione in questo caso è di ricordare che l’evento binario in questi casi non è il meeting in se ma la pubblicazione del materiale informativo che di solito viene divulgato qualche giorno prima. L’uscita di sicurezza per gli AdComm è quindi una settimana prima dell’evento.

Il calendario che metto a disposizione può essere interrogato in modo da avere sempre sotto gli occhi i possibili titoli sui quali ipotizzare degli ingressi. Non pensiate che i siti a pagamento offrano un servizio di calendario migliore rispetto al mio che è gratuito, ma se volete fare dei confronti,  alcuni siti americani propongono dei periodi di prova di 30 giorni.

Rimaniamo al mio, come fate a sapere quali sono le aziende che attendono il via libera da FDA?

Ok, la FDA comunica all’azienda l’accettazione o meno della pratica in un documento chiamato “74 days letter”. In questa risposta oltre al gudizio sull’ammissibilità ci sono anche i tempi previsti per la revisione e quindi la data di presunta approvazione del farmaco.

Cliccando su “categories” e scegliendo “74 days letter” nel calendario vedrete tutti gli appuntamenti. Le date sono indicative, ma potrete tenerle d’occhio e cominciare ad elaborare delle strategie. Io metto la scadenza due mesi dopo la presentazione della domanda, cosa che mi serve per fare ipotesi sullo stato delle richieste di priority. Normalmente più tempo ci vuole perché l’azienda comunichi l’esito della 74 days letter e meno probabilità ci sono che la richiesta di priority (se presentata assieme alla domanda) venga accettata. Raptor (RPTP) è un caso emblematico e recente.

Oh, per facilitare le cose, le 74 days letter in arrivo sono segnate con etichetta verde, gli eventi binari (con le dovute distinzioni già citate nell’articolo) sono segnate con diverse gradazioni di rosso.

Potete farvi inviare notifiche e promemoria di ogni evento e copiare le date nel vostro calendario personale. Sentitevi liberi di fare ciò che vi pare e se vi sembra che manchi qualcosa, fatemelo sapere.

Lo spiegone è finito,  spero possa tornare utile.

Io vado binario.