Perché è interessante investire nel biotech e nel farmaceutico?

Un grafico che vale più di mille parole. Dal 2008 abbiamo potuto testimoniare cali della borsa, aumento della disoccupazione, aziende costrette a chiudere, tasse a livelli da usuraio, prezzo della benzina alle stelle, il dannato spread, i conti della Grecia e dei PIIGS. L’anticamera dell’inferno, mancano solo cavallette, acqua che si trasforma in sangue, un altro CD di Gigi D’Alessio. Per il settore farmaceutico e biotech invece è stata una salita (quasi) senza soluzione di continuità. Mi aspetterei uno storno adesso. Beh, a dire il vero me lo aspettavo per agosto, ma così non è stato. Tutto questo nonostante i problemi al bilancio degli stati, la riforma Obama ed il taglio alla spesa pubblica. In barba anche a chi intravedeva il crepuscolo per le Big Pharma, cosa che comunque potrebbe verificarsi in qualsiasi momento. Il 2012 è un anno cruciale per molti aspetti, brevetti in scadenza inclusi.   Impressionante, vero? Qui, tanto per dare un senso di prospettiva, confrontato con altri indici. Quello giallo è il Dow Jones.

Investire nel biotech, sfruttare gli eventi binari.

Ok, come dicevo, l’idea che si possa continuare così all’infinito è ovviamente impensabile ed il fatto che nonostante tutto il settore marci su ritmi così sostenuti deve far riflettere. Le incognite relative al futuro sono quelle già elencate ed altre ancora sono da tener presente, nonostante ciò sembra che tutto fili a meraviglia. La quantità ed il peso specifico dei brevetti in scadenza in questi periodi non può non generare conseguenze ed è destinata a ridisegnare la mappa, a ridefinire i confini del settore biotech negli anni a venire così come l’aumento della pressione verso un adeguamento al ribasso delle spese sanitarie, del rimborso dei farmaci e delle prestazioni. E questo vale per tutto il globo, non solo per i bistrattati PIIGS. Investire nel biotech ha quindi senso? Io credo di si, se fatto con cognizione di causa. Lo spazio giusto potrebbe essere quelle delle small cap, le ditte a bassa capitalizzazione, quelle con farmaci promettenti, quelle con appuntamenti che possano generare attesa. L’attesa, secondo me, vale più delle vendite. La caccia, per dirla in un altro modo, è meglio del catturare la preda. Cacciare è andare binario. Come investire nel biotech utilizzando eventi binari? Ogni appuntamento che una compagnia farmaceutica attende riguardo ai propri farmaci tale da poter influire sulla quotazione è un evento binario. Lo stesso nome suggerisce l’idea che quell’occasione possa far cambiare il corso dell’azienda o, più probabilmente, del prodotto in questione. Ecco, chi vuole investire su queste compagnie per prima cosa ha bisogno di date. Qui, vi posso aiutare, ne trovate diverse cliccando su “Calendario FDA & EMA”. L’idea che sta alla base di tutto è sfruttare l’attesa per il verdetto, sia che si tratti della divulgazione di dati clinici, sia che si tratti di un’approvazione o altro ancora e di uscire prima che l’evento si realizzi, evitando il rischio di un risultato sfavorevole.

Le categorie degli eventi inseriti nel calendario sono in alcuni casi anche caratterizzate da colori diversi, in particolare il verde sta ad indicare che l’evento potrebbe dar luogo ad una salita del titolo, il rosso (nelle varie sfumature) che l’uscita di sicurezza è una settimana circa prima dell’evento, se non si vuol rischiare di rimanere col cerino bruciato in mano in caso di esito negativo, come per la bocciatura di un farmaco. Per fare un esempio, nella categoria “74 days letter”, contrassegnata da un verde chiaro, finiscono quelle compagnie che hanno fatto richiesta di approvazione. La 74 days letter è la risposta di FDA che comunica che la richiesta di approvazione può essere esaminata o meno e stabilisce la tempistica delle risposte (6 mesi per la priority o 10 mesi per la standard). Una volta che FDA ha deciso di accettare una richiesta, da li in poi spesso il titolo sale in attesa del giudizio.

Tra gli eventi che possono poi capitare fra quel momento ed il giudizio della FDA possono essere annoverati gli AdComm, cioè gli Advisory Committee, meeting di esperti che si esprimono in merito ai dubbi che FDA può avere su di un farmaco. Non sempre ci sono e FDA non è tenuta a seguire i consigli che danno, ma sono molto utili per formulare giudizi sulle possibilità di approvazione per una compagnia. La cosa importante da ricordare è che l’evento binario non è solo il meeting ma, anzi forse lo è ancora di più, il rilascio del materiale per lo stesso. Sono i documenti che FDA prepara per l’incontro, nei quali anticipa un giudizio sulla compagnia (o meglio, sul farmaco) e pone delle domande ai membri del gruppo. Normalmente la pubblicazione avviene qualche giorno prima del meeting, quindi per chi non vuole rischiare, l’uscita di sicurezza è circa una settimana prima dell’AdComm. Oh, poi ci sono eventi che non possono essere segnati sul calendario, come emissione di nuove azioni o ritiri della domanda di autorizzazione. Fanno parte dei rischi del mestiere. Una buona strategia che normalmente paga, anche in tempo di crisi, è scegliere un titolo in attesa di approvazione (quindi dopo la 74 days letter) che abbia già battuto cassa in tempi recenti (tipo meno di 6 mesi) con capitalizzazione medio bassa e magari con priority review. Un esempio che è stato trattato anche nel portafoglio virtuale è Repligen (RGEN) che da 4,3$ dopo la 74 days letter è salita fino ai 6,3$ odierni. Oh, non è che è sempre festa. Altra cosa da ricordare è che le date relative alle approvazioni sono da intendersi come il periodo entro il quale FDA si impegna a rispondere, può farlo prima così come può spostare la data. In linea di massima, con qualche giorno di tolleranza, riescono ad esprimersi attorno alla data fissata. Se vi interessa approfondire il discorso relativo ad una scadenza, ad un farmaco o la compagnia che lo sta sviluppando, non dovete fare altro che usare il tasto “cerca nel sito”: vedrete tutti gli articoli e tutti gli eventi relativi.
Oh, detto questo, la fuori è comunque una giungla…